Primo appuntamento per l’inedita rubrica a cura di Franco Leonetti; Dynasty, una finestra sul mondo bianconero proiettata al futuro rispettando la vecchia tradizione Juventina.
Arrivati a questo punto della stagione che bilancio fai, considerando tutte le difficoltà del caso e gli errori da parte dei singoli (Mister Incluso) e della società?
Il bilancio è duplice, esiste una Juve di Champions e una di campionato. La Juve europea ha acquisito il passaggio agli ottavi con due giornate d’anticipo e il bilancio è certamente positivo, per quanto concerne il campionato il voto è insufficiente, chiaramente. Tante sconfitte, tanti punti gettati via e tanti problemi di non semplice soluzione. Mister Allegri, più volte, ha parlato di tenere botta, di mantenere alta la concentrazione e di situazioni mentali, segno che il problema è psicologico. Se analizziamo la Juve degli ultimi tre anni ci ricordiamo bene che spesso ha staccato la spina. E questa grave anomalia va risolta, anche se non sarà semplice. Poi c’è la componente tecnica, inutile girarci attorno, il centrocampo è povero e ha mancanze, lo si sa. Poi ci sono giocatori che sono in netta flessione e altri che faticano a crescere, penso a Kulusevski ad esempio. Questa è una squadra assemblata non bene e i difetti si vedono. Allegri dovrà fare un lavoro strepitoso per ovviare alle situazioni, in primis sigillando la fase difensiva e ovviando alla scarsa vena realizzativa.
Allegri con le ultime dichiarazioni sul giovane Soulè, ha diviso il pensiero dell’opinione pubblica, evento ormai costante quando si tratta del tecnico Toscano; Tu di che opinione sei?
Allegri ha ribadito in conferenza stampa che con i giovani serve tempo e gavetta, nonostante all’estero l’approccio sia totalmente diverso. Ma ha anche detto che ci sono giovani, non tutti ovviamente, che possono bruciare le tappe e diventare giocatori di grande livello in poco tempo. Il discorso in generale ci sta, anche se appare chiaro che la mentalità all’estero sia diversa rispetto a quella tipicamente conservativa italica. E mia opinione che non esistano forme o clichéscientificamente definite con le tappe che un giovane può fare, il segreto è capire quali step deve fare un giovane per diventare calciatore, e chiaramente, ogni interprete ha tempi e modi di maturazione diverse da un altro. Trovo sbagliato, invece, il concetto di chi vorrebbe in campo un giocatore solo perché è giovane: è una politica generica e non premiante. Va poi detto che il discorso di Allegri è stato fatto in generale e non espressamente sulla figura di Soulè, fresco convocato dall’Argentina e giocatore che ha indubbie potenzialità . La cosa fondamentale è possedere una mentalità aperta, pronta a recepire ogni input che giunge da chi ha età verdissima e piedi buoni.
Che Calciomercato dovremo aspettarci a Gennaio a livello generale e soprattutto per la Juventus, visto anche il momento che sta attraversando questo sport.
Il mercato di gennaio è classicamente di riparazione, ciò significa pochi soldi, scelta limitata di calciatori che possono muoversi e ridotte possibilità di rinforzare le rose. La Juventus si muoverà solo se ci saranno le condizioni giuste per farlo, non serve al club bianconero comprare o prendere giocatori solo per il gusto di portare facce nuove. Servono rinforzi mirati. Se dovesse uscire Ramsey, prestito più probabile rispetto alla complicata rescissione, la dirigenza potrebbe fiondarsi su un centrocampista, Rovella rimarrà a Genova fino a giugno, Witsel piace ma a parere mio non sposterebbe gli equilibri e Tchuoameni costa davvero tanto: all’estero formule tipo Locatelli difficilmente vengono considerate. La Juve, poi, ha bisogno di un centravanti: Morata non sta facendo bene. I nomi sul taccuino sono gli stessi dell’estate, Icardi e Vlahovic. Il serbo piace molto, e sarebbe il preferito, ma non credo ci siano le condizioni per portarlo a Torino a gennaio, su Icardi potrebbero esserci apertura da parte del Psg magari con un prestito. Se arriverà un centravanti, KaioJorge andrà a giocare in Serie A in prestito, e potrebbe venir seguito da Soulè. Luca Pellegrini ha qualche richiesta e verrà girato in prestito.
Cosa ti aspetti da questa stagione? Mettendo sulla bilancia il difficile momento e le ambizioni e i sogni di uno Juventino come te.
Sarà una stagione tutt’altro che semplice per una motivazione chiara, non sai mai che atteggiamento avrà la Juve in campo. Un’anomalia non da poco. La rosa è forte è ci sono tutte le possibilità di risalire in classifica, anche se il discorso scudetto appare più come una chimera visti gli odierni distacchi. Potrebbero esserci delle svolte importanti e mi aspetto molto da Allegri, mister capace di incidere e di rivoltare la squadra per farla rendere al meglio. Poi certi limiti strutturali sono palesi, e mi riferisco al centrocampo. In generale, chi da per morta la Juve non conosce la Juve. Ci sono tutti i margini per fare ancora una stagione di livello, a patto di non perdere più tempo, punti, attingendo ad una mentalità aggressiva, con tanta voglia, abnegazione e sacrificio. Ci sono calciatori che possono fare la differenza, puntare su Dybala, De Ligt e Chiesa, è doveroso: la rosa della Juve è tutt’altro che scarsa ma bisogna che diventi squadra, con un forte spirito di gruppo.
Cosa ne pensi delle ultime vicende riguardanti Chiellini e Bonucci in chiave Nazionale e del vespaio di polemiche che ha caratterizzato la vicenda.
Chi ha parlato dei due campioni d’Europa accusandoli di risparmiarsi per la Nazionale, a scapito della Juve, non sa cosa dice. E’ una polemica stucchevole e poco sensata, smentita dai tanti anni di militanza in maglia Juve dei due super centrali bianconeri. Concordo con le opinioni di Bonucci a riguardo: “Sono polemiche frivole, mancano di rispetto all’essere umano. Noi cerchiamo sempre la vittoria, sia col club che con la Nazionale, e io non mi sono mai tirato indietro”. Colpiti e affondati i polemisti che, ad ogni minimo dettaglio, cercano sempre di incendiare le situazioni, rinfocolando diatribe sterili e inutili.