QUINTO APPUNTAMENTO PER L’INEDITA RUBRICA A CURA DI FRANCO LEONETTI; DYNASTY, UNA FINESTRA SUL MONDO BIANCONERO PROIETTATA AL FUTURO RISPETTANDO LA VECCHIA TRADIZIONE JUVENTINA.
Juventus Torino era uno snodo importantissimo. Sembra che la Juve non abbia avuto la giusta convinzione per portarla a casa. La tua opinione su questa partita?
“Gara giocata non bene ma la Juve ha un’attenuante pesantissima, le assenze in difesa. 3 centrali su 4 fuori, Rugani addirittura nel riscaldamento, A. Sandro improvvisato centrale, ,Pellegrini in fascia, Danilo squalificato, tutti fattori che fanno parte del calcio ma che hanno scombussolato equilibri e certezze. Mettiamoci poi una Juve molle, con poche idee e dinamismo al ribasso in mezzo al campo e un tridente che, poco supportato, ha disputato una prestazione assai deludente, come tutta la squadra. Abbiamo rivisto la brutta Juve che concludeva poco in porta, creava zero occasioni e rischiava di perdere le partite, anche se va detto, l’avversario, decisamente meglio nel gioco e nel pressing, ha concluso solo una volta in porta nel secondo tempo, sul gol di Belotti e buco clamoroso di A. Sandro di testa. Una Juve che deve brillare di più in tutti i reparti, prova francamente deludente”.
Gli arrivi di Vlahovic e Zakaria hanno dato nuova linfa alla Juventus. Pensi che queste ultime buone prestazioni siano dovute più all’entusiasmo donato dai nuovi acquisti oppure alla loro grande utilità tecnico/tattica?
Uno di quelli che sembra rinato dall’arrivo del numero 7 Alvaro Morata, pensi che questo sia il suo ruolo naturale?
” Lo ritengo fisiologico. I nuovi arrivi portano attese, entusiasmo, tensioni positive e spesso risultati. Poi bisogna stabilizzare il tutto e renderlo sostanza quotidiana per innalzare il livello della squadra. Zakaria anche ieri ha denotato limiti di adattamento, gli serve tempo per capire movimenti, meccanismi e conoscenza dei compagni, Vlahovic è un centravanti fantastico ma deve essere servito meglio e anche lui deve capire subito che alla Juve non ci sono pause, Morata è colui il quale si è giovato di più dell’arrivo del serbo e credo ne vedremo delle belle insieme a Dybala”.
Allegri, pronti via, ha buttato dentro il tridente pesante in cui Vlahovic, Dybala e Morata paiono esaltarsi e cercarsi molto.
Può essere questa la strada da percorrere sempre o pensi che non sar sempre sostenibile?
“Si, ritengo che mettere tutta o buona parte della qualità in campo là davanti, sia fondamentale per cercare di guarire un attacco troppe volte anemico. Chiaro che poi l’allenatore dovrà studiare soluzioni adatte a sostenere le tre punte e gli stessi interpreti dovranno correre molto, nessuna squadra può mantenere tre attaccanti se non coprono, se non danno una mano e non fanno sacrifici. Ritengo la chiave del centrocampo fondamentale per un doppio ruolo, supportare i tre punteros e fare filtro e copertura, la chiave di tutto è sempre il centrocampo che è migliorato con Zakaria ma non ha risolto tutti i problemi. Mi pare evidente”
Una nota di grande merito va data a Matthjis De Ligt: un ragazzo di 22 anni che si caricato la difesa sulle spalle come un veterano, sfornando prestazioni mastodontiche.
Molti lo danno per partente in estate, pensando alla mina vagante Mino Raiola, tu dove lo vedi il futuro dell’olandesone?
” Giocatore letteralmente fantastico e imprescindibile per questa Juve che deve ricostruirsi. Matthijs De Ligt sbaglia pochissimo, si è preso la Juve già da tempo con rendimento altissimo e comportamenti da leader, nonostante qualcuno ad inizio stagione lo indicasse come un giocatore messo da parte da Allegri. L’olandesone è ormai un’ impressionante muraglia difensiva, dall’atteggiamento sempre carico e propositivo, ragazzo intelligente nelle letture e una prepotenza fisica che lo rendono perno inossidabile della retroguardia juventina. Lui si trova benissimo alla Juventus ma il futuro va pianificato e la società deve agire subito per scongiurare il famigerato “sacrificio” per operare sul mercato estivo. Il contratto di De Ligt scade a giugno 2024, ma si sa che in questi casi appare necessario operare con tempestività ed ampio anticipo per programmare al meglio il futuro che deve essere bianconero. La Juve non può permettersi di perderlo, le parole del suo procuratore Raiola, uno che parla tanto e spesso, hanno messo in tensione i tifosi bianconeri, tanti media hanno individuato in lui il prossimo partente, l’agnello sacrificale sugli altari della liquidità e dei bilanci. Sbagliato, ad oggi, dare per scontata la partenza del ragazzo olandese verso altri lidi, ma la società Juventus, magari con un rinnovo a lunga gittata, può e deve scongiurare questa ipotesi. L’olandese rappresenta una pedina irrinunciabile, che deve vestire il bianconero ancora per molti anni, insomma bisogna agire rapidamente”.
Per quanto riguarda i rinnovi, ci sono nomi caldi da tenere sotto stretta osservazione tra cui Dybala e Cuadrado, senza dimenticare i vari De Sciglio, Bernardeschi, Perin E ALTRI.
Puoi farci il punto della situazione?
“Per Cuadrado il rinnovo è pressochè fatto, De Sciglio rimarrà in bianconero, ci sono per Dybala sentori positivi per la sigla del contratto anche se, davvero, questa storia ha creato una sorta di telenovela che ci auguriamo possa terminare presto con fumata bianca e accordo tra le parti. Bernardeschi mi risulta vicino alla permanenza ma il suo procuratore guarderebbe volentieri ad altre destinazioni, la Juve gli propone un contratto al ribasso, quindi la palla passa nelle mani del giocatore circa l’accettare o meno la proposta. Situazione Perin, come dico da tempo è il giocatore a dover scegliere: se preferisce andare a giocare con continuità e da numero uno non gli resta che trovare altra soluzione, se invece decidesse di fare il vice Szczesny resterà: il rapporto è ottimo con tutto l’ambiente. La mia idea è che dopo il Cda Juventus previsto mercoledì prossimo, scatterà il momento dei rinnovi con tanto di annunci”.
Pogba, Dejong e Milinkovic Savic sono alcuni dei nomi da monitorare per l estate prossima, che notizie ci sono in merito? Ci sono altri nomi da tenere in considerazioni?
” Sono tre nomi importantissimi con tre differenti storie ed evoluzioni, la Juve li monitora e sta cercando di capire come muoversi per il mercato estivo. In casa bianconera si cerca un regista puro davanti alla difesa e l’olandese sarebbe perfetto. Pogba, questa può essere la volta buona per il ritorno, oppure il Polpo non lo vedremo mai più allo Stadium, la Juve lo sa e ci prova concretamente. Per il serbo della Lazio, giocatore che Allegri adora, la vedo difficile per le richieste esose di Lotito, anche se il centrocampista serbo vorrebbe cambiare aria. Gravenberch è un altro nome che alla Juve piace e di cui si è parlato con Raiola in dicembre, tornerà Rovella, insomma il centrocampo sarà da migliorare in maniera vigorosa a fronte di due partenze, Il casting si è appena aperto”.
Quali saranno i temi principali del CDA che si terr la prossima settimana?
“Dettare le coordinate per i rinnovi, che sono importantissimi per il futuro e tracciare un solco di chiara operatività per gli acquisti estivi e, in generale, per la campagna di rafforzamento e cessioni che deve maturare in giugno. Dipenderà molto dal piazzamento Champions ottenuto o meno, ma questo CDA appare nodale per i destini del mercato Juve della prossima estate e per compiere un balzo in avanti con giocatori di ulteriore qualità e da Juventus”.