SESTO APPUNTAMENTO PER L’INEDITA RUBRICA A CURA DI FRANCO LEONETTI; DYNASTY, UNA FINESTRA SUL MONDO BIANCONERO PROIETTATA AL FUTURO RISPETTANDO LA VECCHIA TRADIZIONE JUVENTINA.
14 risultati utili consecutivi, la Juventus sembra aver acquisito una certa consapevolezza anche se il gioco e il carattere stentano. Contro lo Spezia buon primo tempo ma secondo di grande sofferenza. La tua opinione su questa partita?
“Il carattere non stenta, altrimenti in un periodo di ecatombe di infortuni come questo, la Juve sarebbe colata a picco. Invece ha raggiunto e rafforzato la posizione del quarto posto e finalmente, per la prima volta in stagione, si trova nelle prime quattro con margine di vantaggio sull’Atalanta. 14 risultati utili di seguito, 9 vittorie e 5 pareggi, con la squadra che non perde dal 27 novembre dalla gara casalinga con l’Atalanta, significa tenere botta ed essere migliorati, nonostante i pochissimi cambi a disposizione e la stanchezza, per i tanti impegni ravvicinati, di chi scende in campo. Per il gioco ritengo si debba guardare al prossimo anno, viste anche le tantissime assenze, alcune gravi e traumatiche: in questo periodo servono i punti, poi, ovviamente bisognerebbe migliorare nelle prestazioni, a livello di continuità per le competizioni ad eliminazione diretta come Champions e Coppa Italia. Contro lo Spezia vittoria fondamentale, certo il secondo tempo è stato brutto, con squadra stanca sulle gambe e quindi poco reattiva e concentrata, ma i tre punti erano vitali e sono arrivati. Il pragmatismo in questa fase della stagione è elemento basilare”.
Molte critiche si riversano su Adrien Rabiot, un giocatore sempre stimato dai suoi allenatori ma che ha performato molto al di sotto delle grandi aspettative. Appare svogliato, distratto e molto impreciso. Quali sono le ragioni, secondo te, della sua mancata esplosione?
“Rabiot è sempre stato questo tipo di giocatore, non ha mai preso in mano le squadre in cui giocava e non è mai risultato decisivo. Con il fisico, la progressione e la tecnica di cui fa sfoggio dovrebbe spaccare il mondo, invece le sue prestazioni ormai le conosciamo: non è un leader, nemmeno un faro del gioco o un trascinatore, e non segna nemmeno molto. In questo periodo, però gli va riconosciuto che è sempre in campo, gioca gara dopo gara e il suo rendimento appare leggermente migliorato. La speranza è che possa star bene di salute, in un momento come questo, senza alternative a centrocampo, il suo impiego è irrinunciabile nonostante tutto”
Arthur sta trovando una certa continuità e buone prestazioni, grazie anche alle tante assenze. Contro la Fiorentina in Coppa Italia quasi onnipresente. E’ lui l’uomo giusto per giudare il centrocampo bianconero fino alla fine di questa stagione? Il suo futuro a Torino?
” Anche per Arthur il discorso degli infortuni è chiaro, lo sta aiutando a scendere in campo con continuità. Personalmente non lo ritengo giocatore adatto ad un centrocampo da Juve e da squadra di Allegri, il Mister ha bisogno, e predilige, giocatori che sappiano far tutto bene, intercambiabili nei ruoli e possano assemblare bene la mediana, mentre il brasiliano pecca in diverse cose. La Juve, per l’estate, cerca un classico regista davanti alla difesa, segno che per Arthur il futuro in bianconero è abbastanza segnato. Dipenderà dalla possibilità di cessione del brasiliano, visto il prezzo del cartellino, ora però serve un suo contributo importante da qui alla fine della stagione”
In questa settimana sono circolate molte voci su un’Inter forte su Dybala. Hai notizie in merito? Ci hai sempre rassicurato sul suo rinnovo con la Juventus, cambiato qualcosa negli ultimi giorni?
“Le cose sono mutate, perché la Juventus, sui rinnovi, ha inaugurato un nuovo corso: stipendi al ribasso più bonus a vincere, secondo gli obiettivi sportivi raggiunti. A Dybala è stato proposto un triennale, non più 5 anni, a 7 milioni più bonus. La Juventus la sua offerta l’ha fatta, ora spetterà al giocatore decidere se accettare o andare altrove, la situazione è sicuramente in bilico. Questa sarà una settimana importante perché Antun, il procuratore di Paulo, incontrerà la società e avremo , probabilmente, indicazioni chiare e precise”.
Per il mercato di giugno si fanno i nomi di Pogba, Zaniolo, Milinkovic Savic, De Jong. GraveNberch e Bremer; Nomi importanti per un progetto di ricostruzione che sembra solo ai nastri di partenza. Di questi, chi secondo te ha maggiori possibilità di vestire la casacca Bianconera?
” Su Bremer la Juve c’è da tempo e farà di tutto per portarlo a casa, non sarà facile ma la dirigenza ci sta lavorando e non è alternativo a De Ligt, ma assolutamente complementare. Di GraveNberch si è parlato, con Raiola, ad inizio dicembre scorso e il discorso resta in piedi. Pogba o si fa in estate o non si farà mai più. Bisognerà seguire attentamente gli sviluppi e soprattutto le richieste d’ingaggio del Polpo, la Juve ha posto un tetto d’ingaggio che si aggira sui 7 milioni, come accaduto per l’arrivo di Vlahovic. Zaniolo piace ma solo come alternativa a Dybala, nel caso il “numero diez” lasciasse Torino, Milinkovic è il centrocampista preferito di Allegri ma viste le richieste esose di Lotito, la vedo dura giungere ad una soluzione. Io ci aggiungo anche Jorginho, perfetto per il ruolo di regista, ancor più lo sarebbe De Jong , ma l’olandese pare essere rientrato alla grande nel progetto del Barcellona e difficilmente lascerà i blaugrana”.
Molti credono ancora nello scudetto nonostante la vetta sia potenzialmente a +8. Tu cosa pensi? Ti sbilanceresti con questo grande ottimismo o l’obiettivo primario resta la qualificazione in Champions League?
” Questa Juventus deve rafforzare il quarto posto e poi chissà mai, visto che il Napoli, oggi , è solamente 4 punti avanti, potrebbe arrivare anche un clamoroso aggancio. Per lo scudetto ritengo che la Juve abbia pochissime possibilità, le tre davanti dovrebbero non vincere più con i bianconeri chiamati a non sbagliare più nemmeno una mezza virgola. E visti gli infortuni, le assenze, e le poche alternative, questo è un fattore di difficoltà estrema. Il tricolore se lo giocheranno le tre davanti, con la Juventus nel ruolo di guastafeste, pronta a tirare giochetti gustosi a chi le sta davanti”.