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ALLEGRI PREFERISCE I GIOVANI E LA JUVE VA | DI MIRKO NICOLINO
Agosto 21

ALLEGRI PREFERISCE I GIOVANI | DI MIRKO NICOLINO
La Juventus ha chiuso rapidamente la pratica Udinese ieri sera, con un doppio colpo firmato dalla coppia di attaccanti – Chiesa e Vlahovic – suggellando poi il tutto con il gol dell’ormai bomber aggiunto Rabiot. La nuova Juve è parsa una squadra che sa molto bene cosa vuole dal campo e se lo sa prendere con intraprendenza e tanta volontà. Molto bene la condizione atletica, la pressione, la ricerca della verticalizzazione, ma ovviamente c’è ancora tanto da lavorare. Inevitabile gestire sul 3-0, perché si giocava in trasferta, in ci sono in campo anche gli avversari e comunque l’Udinese di Sottil è sempre una cattiva cliente in termini di corsa e freschezza. Alla fine la Vecchia Signora ha concesso molto poco dentro l’area di rigore, lasciando i bianconeri friulani sfogarsi prevalentemente dalla distanza, ma a mio avviso si può e si deve ancora migliorare molto sulla gestione del dominio in fase di vantaggio e sulle transizioni negative.
L’esordio, insomma, è stato in linea con il buon pre-campionato nel quale si è vista una squadra con gamba e idee “moderne” (Chiesa dixit), ragion per cui si può guardare con più ottimismo al prosieguo della stagione. Senza andare però tanto oltre la gara in programma domenica prossima contro il Bologna. Già allora ci sarà da dare un importante segnale di continuità in termini di gioco e condizione. Difficilmente il mercato stravolgerà in questi ultimi 10 giorni la rosa a disposizione di Max Allegri, ragion per cui il lavoro deve essere improntato al consolidamento e alla crescita dei giocatori attualmente a disposizione.
Nonostante le varie leggende metropolitane che circolano da anni, il tecnico livornese ha confermato ieri sera di non farne una questione di età, bensì di maturità, dedizione e consonanza al progetto. È così che Cambiaso (23) è stato schierato dal 1’ al posto di Kostic (30), rimasto per 90 minuti in panchina poiché al momento della sostituzione dell’ex Bologna è stato scelto Iling (20). Cose si spiega questa cosa? Semplicemente, ha argomentato il mister bianconero davanti alle telecamere della TV, il serbo è un giocatore “più lineare”, che tende ad arrivare sul fondo e mettere cross. Cambiaso, invece, ieri sera è stato molto bravo all’occorrenza a svuotare la fascia per Chiesa, venendo dentro il campo a fare il playmaker aggiunto. Un segnale di grande maturità e che tra l’altro si è sposato molto bene con il canovaccio della gara e di conseguenza il cambio di Iling, altro calciatore molto meno lineare del serbo, è diventato naturale.
Difesa solida (sempre sul pezzo anche il bistrattato Alex Sandro), centrocampo dinamico e attacco ben assortito (Chiesa si sta adattando molto bene in questo nuovo ruolo di seconda punta), devono ora confermarsi nel lungo periodo e contro avversari più attrezzati (con il massimo rispetto per l’Udinese). Da rivedere Weah, che ha gamba e volontà, ma il pestone alla caviglia rimediato nel primo tempo lo ha costretto ad uscire anzitempo dal match. L’americano è molto interessante quando si proietta in avanti, anche se deve proseguire il suo processo di trasformazione da attaccante esterno a “quinto”, avendo iniziato solo la stagione passata, quando Paulo Fonseca si è trovato al Lilla in una situazione di necessità.
Lo spirito è quello giusto, in definitiva, quello della Juve che non muore letteralmente mai. La speranza è che la sessione estiva di mercato si concluda senza un depauperamento tecnico della rosa e che da quelli che si hanno già arrivi anche quel plus che tutti si attendono. Mi riferisco in primis a Kean, che potrà essere molto utile per la sua duttilità davanti, ma soprattutto a Paul Pogba, elemento di classe superiore alla media e che anche in condizioni non ottimali, è in grado di alzare il tasso tecnico della squadra con una sola gamba. Ieri il ‘polpo’ è stato vicino al debutto, ma poi Allegri ha fatto altre scelte. L’obiettivo è quello di aumentare gradualmente il suo minutaggio, in modo che – al netto di intoppi – a settembre sia in grado di giocare una partita dall’inizio.