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L’EDITORIALE – CALMA | DI MIRKO NICOLINO

21 Novembre 2021

Niente di nuovo sotto il sole

La Juventus batte la Lazio per 2-0 e raggiunge i biancocelesti a quota 21 punti nella classifica di Serie A. Nella storia recente le partite dell’Olimpico contro i capitolini hanno rappresentato uno spartiacque verso importanti obiettivi bianconeri e la storia potrebbe ripetersi. Almeno lo speriamo. Tutti sapevano delle difficoltà e delle insidie di questo match. Sapevamo che Sarri, ad esempio, avrebbe puntato tanto sul possesso palla e sui continui dentro-fuori per cercare di aprire le maglie della difesa di Max Allegri. Non c’è riuscito e soprattutto non ha saputo cambiare canovaccio. Niente di nuovo, insomma, poiché anche nella sua parentesi bianconera il tecnico toscano ha confermato di non avere un piano b quando le gare non si svolgono per come le prepara.

Un grosso limite, purtroppo, per l’ex tecnico bianconero, che poi alla fine della gara si è soffermato in conferenza stampa sull’arbitraggio, definendo “rigorino” quello concesso su Morata, lamentando una mancata concessione di un penalty per un presunto fallo su Pedro, ma soprattutto condannando tutta la gestione della partita da parte dell’arbitro. Niente di nuovo, insomma, con la Lazio che in 90 minuti fa un solo tiro in porta, per giunta innocuo, mentre la Juventus ha collezionato, nonostante non abbia avuto il predominio del possesso, 11 tiri, di cui 5 nello specchio. Riassumiamo: Allegri per l’ottava volta in carriera (3 le sconfitte) ha incartato Sarri, che non ha saputo a sua volta trovare le contromosse.

Se il tutto lo si vuole riassumere, però, sul “predominio della partita” di cui parla Sarri assieme alla conduzione arbitrale, contento lui, contenti soprattutto noi. La Juventus ha portato a casa tre punti vitali, ma soprattutto meritatissimi. Una prestazione corale encomiabile, quella dei bianconeri, che ha visto crescere nel finale anche quelli che non avevano iniziato benissimo come Rabiot e Pellegrini. Nel post partita molti commentatori si sono soffermati sull’assenza di Immobile per la Lazio. Alla Juve, ricordiamolo, mancavano Dybala, Chiellini, Bernardeschi, De Sciglio, Ramsey e dopo pochi minuti si è fatto male anche Danilo. Senza contare i sudamericani come Alex Sandro e Bentancur non scesi in campo poiché molto stanchi per le partite ravvicinate giocate in nazionale. Certo, alcuni di questi non sono titolarissimi, ma non avere la possibilità di fare rotazioni in una stagione in cui si gioca ogni tre giorni non è mai il massimo.

Ora testa al Chelsea (meno importante di quella con l’Atalanta di sabato prossimo, lo so), gara a cui la Juventus arriva con soli 14 giocatori di movimento, ma vi do una notizia: nemmeno stavolta Allegri si lamenterà. E a proposito di Max: continua trollare e divertirsi se c’è davvero chi pensa che non gliene freghi nulla di allenare, di fare degli schemi o che il calcio sia semplice e basti lasciare tutto ai giocatori e al caso. Ve lo ha detto chiaramente: “vi fa credere quello che volete, vi dice il contrario di quello che pensa”. E si diverte. Speriamo che presto possa tornare anche a farci vincere i trofei che ci ha già portato in passato, come primo step.

Mirko Nicolino