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IL GIALLO DELLE DATE: LUKAKU CONDIZIONATO UN SOLO GIORNO… | DI MIRKO NICOLINO
Agosto 7

IL GIALLO DELLE DATE: LUKAKU CONDIZIONATO UN SOLO GIORNO… | DI MIRKO NICOLINO
In queste ore ta tenendo banco il cosiddetto “giallo delle date” relative all’affare Lukaku-Juventus. Posto che non mi pare una novità il fatto che ci siano trattative tra calciatori sotto contratto e altri club (è vero, non è consentito, ma siccome è all’ordine del giorno, ma o li si denunciano tutti o si fa sempre finta di niente), c’è più di qualcosa che non torna nella narrazione odierna.
I primi contatti tra la Juve e il centravanti del Chelsea, Romelu Lukaku, risalirebbero al mese di marzo scorso, quando il calciatore era in prestito all’Inter. E questi contatti avrebbero condizionato il bomber della nazionale belga nella finale di Champions League contro il Manchester City. Per la cronaca, ricordiamo che Lukaku fu protagonista in negativo sbagliando un gol di testa apparso a tutti facile, e poi si frappose tra una conclusione di Dimarco e la porta della formazione di Pep Guardiola.
Ricapitolando, per i contatti (veri o presunti) con la Juventus a marzo, Romelu sarebbe stato condizionato il 10 giugno. Fa specie, però, che non sia stato indotto in errore da questa situazione già prima. Giusto per fare un esempio, come mai il centravanti allora nerazzurro non fosse condizionato il 4 aprile, solo un mese dopo i contatti con i bianconeri, nella semifinale di Coppa Italia pareggiata proprio contro la Vecchia Signora all’Allianz Stadium grazie ad un suo gol. In quell’occasione, Lukaku esultò prima con un suo gesto consueto, poi rispose agli insulti di una piccola fetta di tifosi bianconeri con una reazione abbastanza scomposta, tanto da creare un parapiglia in campo.
Un giocatore che pensava così tanto alla Juventus tanto da essere condizionato ancora a giugno, dunque, non è stato invece minimamente distratto da marzo ad aprile, con in mezzo alcune sfide contro la stessa squadra che lo stava cercando. La cosa, comunque, non deve sorprendere, del resto in questa calda estate in cui suo malgrado Beppe Marotta ha dimostrato di essere tutt’altro che infallibile, facendo cilecca per diversi colpi di mercato, improvvisamente sono spuntate fuori ricostruzioni che lasciano a dir poco perplessi. È così, ad esempio, che lo stesso Lukaku, che lo scorso anno era stato irreprensibile dal punto di vista dell’alimentazione, dell’allenamento e dei comportamenti in campo (era diventato addirittura simbolo della lotta al razzismo), diventa improvvisamente un avido centravanti in sovrappeso che non rispetta le tabelle dietetiche ed è poco consono a seguire i programmi di allenamento.
L’altro centravanti Scamacca, grande attaccante e primissimo obiettivo fino a poche ore prima della firma con l’Atalanta, una volta sfuggito all’Inter diventa un centravanti che non sarebbe servito ad Inzaghi, anche per via del suo carattere da “ragazzo cattivo” ed è andato alla Dea solo per la regia occulta della “massoneria” torinese. Vale tutto e il contrario di tutto, insomma, a seconda della squadra che è interessata a un determinato obiettivo di mercato. Se poi ci sono i bianconeri di mezzo, attenzione perché il rischio di inchieste e tribunali diventa elevatissimo e riparte il refrain: cosa rischia la Juve? Nessuno che piuttosto si chieda come mai quando c’è da trattare con club stranieri, ci siano squadre italiane che non riescono a chiudere un’operazione che sia una. Se in Italia, del resto, si possono strappare operazioni convenienti con pagamenti dilazionati, soprattutto con interlocutori inglesi bisogna avere la grana, quella vera.
Chiudendo con la stretta cronaca, Lukaku non è ancora un calciatore della Juventus, forse lo diventerà nei prossimi giorni. Se per il belga l’affare è apparecchiato con bianconeri e Blues d’accordo sulla sua valutazione, non c’è ancora il sì definitivo su Dusan Vlahovic, che il Chelsea non valuta quanto i bianconeri – circa 80 milioni – bensì 65. La proprietà della Vecchia Signora spinge fuori il serbo per una plusvalenza sostanziosa, che invece alle cifre dei londinesi sarebbe di soli 10 milioni. Se la situazione non si sbloccasse, alla fine il belga potrebbe arrivare a Torino senza scambi, con la Juve che poi penserebbe ad un’altra cessione eccellente. E Vlahovic che pensa? Vuole restare alla Juventus, ovviamente, ma a certe condizioni partirebbe, perché se non avesse dato l’assenso all’addio, un’eventuale trattativa per la sua uscita non sarebbe nemmeno iniziata.