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JUVE DICCI COSA SEI | DI MIRKO NICOLINO

Settembre 23

JUVE DICCI COSA SEI | DI MIRKO NICOLINO

La sconfitta rimediata contro il Sassuolo per 4-2, ha riportato la Juventus sulla Terra. Per troppi giorni si è parlato dei bianconeri come anti-Inter e oggi la Vecchia Signora potrebbe già ritrovati a -5 punti dai nerazzurri. Massimiliano Allegri (non esente da colpe, attenzione) ci aveva visto giusto in settimana e nella conferenza stampa di presentazione della trasferta del Mapei Stadium aveva messo in guardia i suoi dal troppo entusiasmo. Aver fatto 10 punti nelle prime 4 partite, probabilmente a qualcuno ha dato una dimensione che ancora questa squadra non ha.
Per carità, si può e si deve fare sicuramente meglio a livello di proposta di gioco, soprattutto contro una squadra che ha subito 14 reti nelle precedenti partite e con una settimana di tempo per preparare le gare. Detto questo, il trend degli ultimi 4 anni è quello di una rosa costantemente impoveritasi, soprattutto nella zona nevralgica del campo. Il centrocampo è al momento il punto debole di questa compagine e se non fa filtro da una parte e non crea dall’altro, è assai facile prendere gol e difficile farne.
Si era visto sin dalle prime battute che in casa del Sassuolo la Juve stesse difendendo peggio delle precedenti partite e infatti le reti incassate sono fioccate. Anche per una serata sciagurata di alcuni singoli come Szczesny e Gatti. Quando sei corresponsabile di 3 gol subiti su 4 meriti di perdere, senza se e senza ma, anche se l’arbitro e il VAR commettono un errore madornale, di cui sappiamo che non si parlerà più di tanto, sulla mancata espulsione di Berardi per l’entrataccia su Bremer.
Ad oggi non possiamo dire cosa sia questa Juventus, ma probabilmente ne sapremo di più già martedì sera, quando i bianconeri affronteranno la sorpresa Lecce, che addirittura precede i bianconeri di un punto in graduatoria. L’imbattibilità persa contro i neroverdi potrebbe avere un contraccolpo psicologico su un gruppo apparso ancora una volta fragile e in balià delle situazioni. Inutile girarci attorno, questa Juve non ha i crismi della grande squadra e rischia di salire su un’altalena dalla quale non scenderà prima di fine stagione.
La nota lieta è rappresentata da Federico Chiesa, che ha provato con i suoi strappi a trascinare la squadra ancora una volta. È mancato, invece, Dusan Vlahovic, meno lucido delle precedenti uscite e non in grado di incidere per quelle che sono le sue qualità. Notte horror per Szczesny, che praticamente ha messo lo zampino su 2 reti del Sassuolo, ma non si salva praticamente nessuno per la fase difensiva, visto che la formazione di Dionisi riusciva spesso ad incunearsi per vie centrali come nel burro. La perdita di elementi di classe, inoltre, mette Allegri e i suoi con le spalle al muro: per fare risultato questa squadra deve girare sempre a mille e cercare rapidamente soluzioni, perché altrimenti non c’è inventiva e le idee scarseggiano.
La lotta per la qualificazione alla prossima Champions League è in definitiva una grande montagna da scalare e ci sono tre squadre che al momento sembrano più attrezzate. Con altre due, le romane, il cui avvio di campionato non è stato propriamente esaltante, la Juventus se la può giocare, ma non con l’atteggiamento visto al Mapei Stadium. Se qualcuno pensa già di essere arrivato, scenda dalla giostra e lasci il posto a qualcun altro.

Mirko Nicolino

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Data:
Settembre 23
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