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JUVE IMBATTUTA, MA C’È TANTO DA FARE (E SENZA POGBA) | DI MIRKO NICOLINO
Settembre 4

JUVE IMBATTUTA, MA C’È TANTO DA FARE (E SENZA POGBA) | DI MIRKO NICOLINO
La Juventus giunge alla sosta per le nazionali imbattuta anche se non a punteggio pieno. Dopo la vittoria convincente di Udine e il pari deludente in casa col Bologna, i bianconeri trovano il 2° successo stagionale in casa dell’Empoli. Dopo il 4-1 rimediato proprio dalla squadra di Zanetti a maggio scorso, c’era grande attesa per questa gara, ritenuta molto insidiosa anche da Massimiliano Allegri. In realtà, i toscani hanno impensierito molto poco la porta della Vecchia Signora, perché seppur molto volenterosi, di conclusioni pericolose all’indirizzo di Perin non ce ne sono state.
Non sembra un caso che questo Empoli sia ancora a quota zero punti dopo tre giornate, ma quando si fanno tre punti, la prima cosa da fare è gioire, prendere e portare a casa. Alla fine della fiera, nonostante la partita sia rimasta aperta fino al raddoppio di Chiesa all’81’ (di Danilo il vantaggio nel primo tempo al termine di una mischia sugli sviluppi di un corner), c’è di mezzo anche un rigore sbagliato da Vlahovic e alcune palle gol nitide non sfruttate appieno. Di sicuro, non è stata una partita dai grandi ritmi e non è stata una Juve aggressiva o “alta” come si era visto in estate e nel primo match di Udine. C’è tutto il tempo per migliorare, per carità, ma per quanto visto in queste prime tre giornate, Inter, Napoli e Milan sembrano essere davanti per rosa, idee tattiche e ritmi.
C’è tempo per migliorare e la sosta per le nazionali potrà servire anche per fare il punto del lavoro fin qui svolto alla Continassa, visto che con tanti giocatori partenti per i ritiri delle rispettive selezioni, non si potrà lavorare granché, anzi ci saranno diversi giorni di riposo per gli elementi rimasti a Torino. La strada è indubbiamente in salita per il titolo, ma l’imperativo per questa Juventus, ribadito nel pre-partita di Empoli dal Football Director, Cristiano Giuntoli, è tornare in Champions League, competizione che ridarebbe prestigio e risorse alle casse provate dalle vicende extracalcio della passata stagione.
Allegri e il suo staff avranno tanto da fare per far evolvere una squadra ancora più giovane quest’anno e che in termini spiccioli ha perso gol e assist lasciando andar via elementi pur logori, ma spesso decisivi con le loro giocate. Chiesa e Vlahovic sono in netto miglioramento, ma non si può buttare la croce addosso soltanto a loro. C’è da fare un percorso di crescita generale, nella speranza che i vari Fagioli, Miretti e gli altri giovani inseriti nel roster (Cambiaso, Weah, Iling, Yildiz e Huijsen) facciano un ulteriore step di crescita nel più breve tempo possibile.
Per ora va bene così, poiché seppur contro avversarie tutt’altro che irresistibile, la Juve ha messo insieme un bottino che le consente di stare a ridosso delle milanesi, anche se il test più probante arriverà dopo la sosta contro la Lazio dell’ex Sarri. Per il prosieguo della stagione, sarebbe tutto più facile con un Pogba a pieno servizio, perché così come contro il Bologna, anche ad Empoli il francese ha dimostrato di poter essere decisivo anche al 50% delle sue potenzialità. Peccato che il ‘Polpo’ sia uscito dal campo ancora una volta claudicante per un fastidio alla coscia confermato da Allegri nel post-partita. Insomma, Paul rimane croce e delizia del club e della tifoseria, che si attende sempre tanto da lui. Tra oggi e domani effettuerà le visite mediche del caso e si capirà quanto dovrà stare fermo: certo la sua seconda stagione dopo il ritorno riprende esattamente da dove era terminata la precedente, con uno stop muscolare dopo un lungo percorso per il rientro.