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JUVENTUS – LAZIO: UNA FESTA CHE MANCAVA DA TEMPO | DI MIRKO NICOLINO

Settembre 17

JUVENTUS – LAZIO: UNA FESTA CHE MANCAVA DA TEMPO | DI MIRKO NICOLINO

Al rientro dalla sosta per le nazionali, la Juventus ottiene una vittoria importante e convincente contro la Lazio dell’ex Maurizio Sarri. Nel pre-partita il tecnico della Lazio aveva preannunciato che il ritorno all’Allianz Stadium non gli procurava particolari emozioni, visto che a Torino aveva trascorso solo una stagione, rimarcando di avvertire maggiori palpitazioni in occasione dei suoi ritorni a Napoli. Non gli avrà dunque fatto particolarmente male questa ennesima sconfitta in casa dei bianconeri, l’undicesima su 19 partite disputate contro Massimiliano Allegri, che contro di lui a perso solo 4 volte (4 pareggi).
È stata la giornata perfetta, dunque, nel capoluogo piemontese, con il pomeriggio bianconero cominciato con la marcia dei gruppi organizzati fuori dalla casa della Vecchia Signora, a conferma di un ritrovato entusiasmo per la causa. Non è stato consentito loro di portare nell’impianto i bandieroni, ma il primo segnale di distensione è stata l’eliminazione del ban nei confronti delle magliette dei gruppi organizzati. Non c’è stato sicuramente l’atmosfera dei 9 anni vincenti, ma di sicuro un notevole passo in avanti rispetto al “teatro” quasi silenzioso degli ultimi tempi. E lo stesso Massimiliano Allegri ha sottolineato a fine partita che, mai come quest’anno, la squadra e i tifosi dovranno fare un percorso assieme.
La partita si è conclusa meritatamente con una vittoria della Juventus, che nonostante abbia lasciato il possesso palla ai biancocelesti, ha creato più occasioni da gol rispetto agli ospiti e, per gli amanti delle statistiche, ha anche ottenuto 2,38 di Xg, contro lo 0,67 della Lazio. I biancocelesti sono sostanzialmente andati in gol solo su un grave errore in fase di costruzione della Vecchia Signora, che per il resto ha controllato abbastanza bene la gara. Troppo importante aver segnato il 3-1 subito dopo la rete di Luis Alberto, che accorciando le distanze sembrava poter riaprire pericolosamente la partita. Seppur con errori e sbavature, tatticamente la Juve ha incartato i capitolini, che ben poco hanno da recriminare nei confronti dell’arbitraggio.
A fine partita il club di Claudio Lotito si è trincerato dietro un silenzio stampa dettato da presunti torti arbitrali. Ebbene, il primo gol di Vlahovic è assolutamente regolare, poiché la palla controllata da McKennie non è mai uscita del tutto: ci sono delle cose che si chiamano prospettiva e proiezione ortogonale, ma non pretendiamo le conoscano persone che non distinguono un quadrato da un rettangolo, un cerchio da un ovale, peggio un processo ordinario da uno sportivo. Per il resto, la direzione di Maresca è stata insufficiente, poiché la gestione dei falli e dei cartellini è parsa a dir poco non univoca. Con il metro con cui ha ammonito nei primi minuti Miretti e Danilo, mancano dei gialli netti a Cataldi e Kamada. Le analisi, però, ormai lo sappiamo siano inevitabilmente condizionate dal sentimento popolare, quindi non fa specie che a dei giocatori che hanno perso nettamente sul campo, sia dato un alibi inesistente come quello dell’arbitraggio. Se non vogliono cresce, hanno intrapreso la via giusta, quella degli alibi.
Fare autocritica e complimentarsi con gli avversari non fa parte della cultura italiana. Semplicemente, la Juventus è stata più forte, perché Chiesa ha confermato di essere al momento uno dei calciatori più forti del panorama italiano, mentre Dusan Vlahovic ha dimostrato che se non è condizionato dalla pubalgia sa letteralmente tirare fuori dal cilindro gol che altri nemmeno riescono a pensare. Scusate se diamo del merito anche a Massimiliano Allegri, bravo a inventarsi McKennie quinto di destra e giustamente acclamato a fine partita dalla Curva Sud (cui ha risposto con un saluto col braccio). Per molti che stanno dietro una tastiera non è normale, ma per chi va allo stadio è normale sostenere i propri ragazzi e il proprio allenatore al termine di una bella vittoria e di una prestazione convincente.
La sconfitta del Milan nel derby e il pari del Napoli in casa del Genoa consegnano attualmente alla Juve il secondo posto in solitaria e per ora va alla grande così. L’Inter ha inevitabilmente qualcosa in più, ma i bianconeri hanno l’obbligo di rimanere attaccati al terno fino al momento clou in primavera. Poi si vedrà, ma tornare in Champions League è troppo importante a livello di immagine, sportivo e finanziario.

Mirko Nicolino

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Data:
Settembre 17
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Luogo

Allianz Stadium
Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia
Torino, IT 10151 Italia
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