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L’EDITORIALE | LA JUVENTUS È LA SECONDA FORZA DEL CAMPIONATO | DI MIRKO NICOLINO
Marzo 1

L’ EDITORIALE | LA JUVENTUS È LA SECONDA FORZA DEL CAMPIONATO | DI MIRKO NICOLINO
Dopo il Napoli c’è solo la Juve. Non che sia una cosa di cui gli juventini amino vantarsi, ma dopo due stagioni difficili, con due quarti posti abbastanza sofferti (il primo più del secondo), oggi la squadra allenata da Massimiliano Allegri è tornata ad essere competitiva. Non per il titolo, purtroppo, perché il Napoli sta facendo un campionato a sé e non c’è nulla da eccepire. Meriti loro se sono riusciti a mettere insieme 65 punti in 24 giornate. Così come va dato atto alla Juve di aver fatto sul campo 50 punti, anzi 52 se si conteggiano i due sottratti con la Salernitana con l’errore più grave della storia del VAR.
In attesa di capire quale sarà il destino dei bianconeri in tribunale (la strategia è quella di riottenere i 15 punti sottratti per la questione plusvalenze e poi patteggiare sugli stipendi per evitare salasso di punti e ammende), la squadra ha fatto un altro step in avanti. Quando si ricostruisce, inevitabilmente, non si può pensare di tornare subito competitivi, anche se nella storia è anche successo. Oggi la Vecchia Signora è virtualmente seconda in solitaria, con il 5° attacco del campionato e la seconda difesa. Dopo il Napoli (1), quella di Allegri è la formazione che ha perso meno partite in Serie A, ovvero 4 (15 vittorie e 5 pareggi), confermandosi una delle squadre più continue del torneo.
Ieri sera nel derby i bianconeri sono stati meno solidi del solito, ma bisogna trovare la positività anche in questo: fin qui la Juve aveva vinto quasi sempre senza subire gol e solo in 2 occasioni in cui non aveva tenuto la porta inviolata aveva portato a casa dei punti. Insomma, sembra che ora questa squadra sia capace di vincere anche quando va sotto di uno o due gol e anche questo fa parte del processo di crescita. Un processo dal quale ora ci si attende un ulteriore step in avanti, avendo recuperato un altro pezzo pregiato come Paul Pogba. Il Polpo ha giocato ieri sera uno spezzone che fa ben sperare per il futuro prossimo. Del resto, il francese doveva essere uno dei punti di forza di questa rosa e invece non è praticamente mai stato a disposizione.
Con i rientri imminenti di Miretti e Milik, al netto di qualche altro stop, Allegri avrà finalmente a disposizione la rosa al completo e lì sì che ne vedremo delle belle. Intanto, è un piacere veder giocare Fagioli, che sta completando il suo percorso di maturazione con prestazioni di qualità e intensità. Bene anche l’esordio dal 1’ di Barrenechea, che non ha fatto nulla di trascendentale, ma ha dimostrato di poterci stare senza tanti patemi tra i grandi. Non è di certo una novità il serbo Kostic, che sta confermandosi sulle percentuali di assist della sua carriera: poca spesa tanta resa da parte dell’ex Eintracht Francoforte.
Una delle note stonate, se così le possiamo chiamare, del derby sono la prestazione opaca di Angel Di Maria, che ha sbagliato molte scelte e commesso errori tecnici non da lui. Ci sta, il fideo non è più un ragazzino e magari non riesce ad essere sempre lucido giocando ogni tre giorni. Bene fa Allegri a centellinarlo nel minutaggio, anche perché da qui a fine stagione ci saranno ancora tante partita da giocare e lì’argentino sarà sicuramente decisivo. Non ha brillato nemmeno Dusan Vlahovic, che ha ripulito più palloni rispetto alla sua solita media, confermando che il lavoro individuale cui si sta sottoponendo sta pagando, ma ha sbagliato un gol clamoroso e non riesce ad incidere fattivamente sul risultato. Va servito meglio e di più, innegabile, ma anche lui dovrà fare meglio la sua parte.
Che Dio ci preservi sempre Danilo, capitano instancabile e sempre più leader di questo gruppo, che essendo molto ringiovanito ha bisogno di carisma e dedizione alla causa. Il su prolungamento di contratto non può che essere un’ottima notizia per la Juve del futuro.