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LE GUERRE DI RELIGIONE CONTRO… SÈ STESSI | DI MIRKO NICOLINO

Novembre 20

LE GUERRE DI RELIGIONE CONTRO… SÈ STESSI | DI MIRKO NICOLINO

La terza sosta per le nazionali della prima parte di stagione non ha portato con sé in dote i grandi “scandali” delle precedenti. C’è stato ben poco da parlare, insomma, soprattutto per i tifosi della Juventus, che attendono però con ansia il derby d’Italia che si giocherà domenica 26 novembre alle ore 20:45. Anzi, a dire il vero gli argomenti per riattivare le solite guerre di religione non sono mancati. Gli spunti sono arrivati ovviamente dalle nazionali che hanno visto impegnate tesserati della Juventus e il bersaglio è stato, al solito Massimiliano Allegri.
Quella di molti supporters bianconeri che popolano i social network (nella vita reale sono una minoranza) è una vera e propria ossessione nei confronti del tecnico livornese, alimentata anche da alcuni “narratori” che non perdono occasione per diffondere fake news. Chi vi scrive, potete verificarlo facilmente di vostro, chiedeva il cambio di allenatore al termine della passata stagione e non ha di certo cambiato idea rispetto a quella posizione. Detto questo, la Juve ha deciso di non cambiare guida tecnica e come sempre fatto si prende atto della scelta e da tifosi si continua a supportare qualunque tesserato, seppur con spirito critico. Perché Allegri di errori fin qui ne ha fatti e, come ho avuto modo di sottolineare più volte, anche la strategia scelta in diverse partite è molto lontana dal tipo di calcio che piace a me.
Una cosa è la critica sana e costruttiva, però, un’altra è l’ossessione. Tra i motivi di livore nei confronti di Allegri c’è la buona parentesi di Federico Chiesa con la nazionale italiana, ma molte delle argomentazioni utilizzate muoiono sul nascere poiché non supportate dai fatti e perché non tengono conto di tutte le variabili in gioco. Agli ordini del ct Luciano Spalletti, infatti, l’ex viola calpesta sostanzialmente le stesse porzioni di campo della Juventus, anche se indubbiamente riesce ad esprimersi meglio. Ovviamente, bisogna tenere conto contestualmente dei compagni, degli avversari, dello stato di forma (sappiamo che Chiesa viene da settimane difficili a livello fisico e probabilmente ora sta migliorando da quel punto di vista).
Insomma, non tutti gli avversari sono la Macedonia del Nord e lo dimostra la partita contro l’Ucraina in cui Chicco è stato costretto tanto a difendere e non è riuscito ad essere brillante in zona offensiva come la precedente gara. Possiamo tranquillamente derubricare la cosa a polemica sterile e pretestuosa, da parte di chi non ha minimamente idea cosa significhino strategia, modello o modulo di gioco. Così come sterile e pretestuosa è la polemica sul mancato impiego di Kenan Yildiz. Per molti il giovane turco – che ricordiamo è stato lasciato andare praticamente dal Bayern Monaco (una delle squadre più citate dagli juventini) – deve giocare titolare in questa Juve poiché davanti la concorrenza non è poi così di livello. E molti di quelli che lo affermano, sono gli stessi che sostengono che la Juve abbia una rosa da scudetto e che non rende per colpa dell’allenatore.
Dunque, Allegri deve vincere lo scudetto, ma Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean non rappresentano un parco attaccanti così di livello da giustificare la panchina di un ragazzo classe 2005 che ad oggi non ha dimostrato ancora nulla e potrebbe diventare un grandissimo campione (lo spero con tutto il cuore), ma anche perdersi come successo ad altre migliaia di campioncini in erba. Delle due l’una, altrimenti le vostre argomentazioni perdono anche quel briciolo di credibilità rimasta. Che la Juve e Allegri non puntino sui giovani non si può sentire, perché non è assolutamente vero. Nessuna big di Serie A ha lo stesso impiego che hanno i 2001-2002-2003 e 2005 alla Juventus. E se Yildiz non sarà ceduto dalla Vecchia Signora, che pure di proposte ne ha ricevute, è soprattutto perché lo stesso tecnico livornese ne ha chiesto la blindatura.
Questo dibattito sta assumendo contorni stucchevoli, oltre che innescare meccanismi per i quali, chi vi racconta il calcio, vi porta a spasso facilmente e vi usa semplicemente per i propri scopi: clic, visite e remunerazioni pubblicitarie.

Mirko Nicolino

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Data:
Novembre 20
Categorie Evento:
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Luogo

Germania