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L’EDITORIALE – DUŠAN VLAHOVIĆ: L’ASTINENZA DA GOL È UN INCUBO FINITO | DI STEFANO DENTICE
Maggio 7

L’EDITORIALE – DUŠAN VLAHOVIĆ: L’ASTINENZA DA GOL È UN INCUBO FINITO | DI STEFANO DENTICE
La luce in fondo al tunnel, finalmente, ora si vede eccome: Dušan Vlahović rompe il digiuno con due gol negli ultimi due match disputati dalla Juventus, quello con il Lecce all’”Allianz Stadium” di Torino e l’altro al “Gewiss Stadium” di Bergamo contro l’Atalanta. Subissato di critiche talvolta feroci, ma sacrosante, il numero 9 della Juve è (ri)tornato a fare il suo mestiere: il goleador. Infatti, dopo la doppietta del 7 febbraio scorso allo stadio “Arechi” di Salerno, l’attaccante serbo aveva smarrito del tutto il feeling con il gol offrendo prestazioni a dir poco deludenti che lo hanno portato a essere scaraventato sul banco degli imputati. Non soltanto partite prive di reti, ma gare in cui l’ex centravanti della Fiorentina non riusciva mai a incidere specie in fase di possesso, poiché faticava tremendamente a tenere il pallone per far salire la squadra, troppo spesso commettendo errori tecnici nel primo controllo di una gravità assoluta, soprattutto per un calciatore con le sue qualità e – come se non bastasse – assumendo un atteggiamento indisponente al limite dell’urticante. Massimiliano Allegri, utilizzando molto di più la carota che il bastone, lo ha egregiamente gestito in particolar modo sotto l’aspetto mentale, rassicurandolo e coccolandolo anche nelle svariate conferenze stampa. Oggi il suo bottino recita così: 12 gol e 4 assist in 37 match ufficiali fra Serie A, Champions, Coppa Italia ed Europa League, a essere sinceri uno score miserrimo, ma dovuto anche a un periodo di assenza dal manto erboso a causa di diversi problemi fisici come, ad esempio, la fastidiosissima pubalgia. Però, in questo momento così delicato del finale di stagione, ciò che conta davvero è che Vlahović si sia sbloccato riprendendo a segnare, a fare il suo dovere di bomber per cui è lautamente stipendiato dalla società bianconera. Una freccia velenosa in più nell’arco di Max Allegri, dunque, che anche nel cruciale doppio impegno di Europa League contro il Siviglia potrà contare sull’indispensabile apporto di un giocatore ritrovato, di un ragazzo con le stigmate del campione che, secondo alcuni sedicenti addetti ai lavori e tifosi juventini da bar dello sport, è (tuttora) incapace di reggere il peso di una maglia così prestigiosa come quella della Vecchia Signora. Invece, chi conosce il calcio fino in fondo, sa molto bene che bisogna avere pazienza, perché un calciatore come Dušan Vlahović, al netto di ampi margini di miglioramento caratteriali e tecnico-tattici, può rappresentare con lode il futuro immediato di Madama.
di Stefano Dentice