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L’EDITORIALE – FEDERICO GATTI: LA “SENTINELLA” IN BIANCONERO | DI STEFANO DENTICE
Marzo 21

L’EDITORIALE – FEDERICO GATTI: LA “SENTINELLA” IN BIANCONERO | DI STEFANO DENTICE
Dalla cazzuola alle scarpe da calcio è un attimo, si fa per dire. Questo il dolcissimo destino di Federico Gatti, il ragazzo di Rivoli che ha coronato il suo sogno di diventare calciatore professionista. Sì, perché dai 17 ai 20 anni, lui calpestava i gibbosi campi di periferia fra Promozione ed Eccellenza. Muratore, serramentista e riparatore di tetti di prima mattina, giocatore di pomeriggio e sera anche per sostentare la sua famiglia in difficoltà economica a causa della disoccupazione del padre. Poi, segnatamente dalla stagione 2021-2022 con indosso la maglia del Frosinone in Serie B, Gatti si segnala per le sue doti, tanto da suscitare l’interesse della Juventus che lo acquista dalla squadra ciociara il 31 gennaio 2022 lasciandolo in prestito nel Lazio, fino a farlo rientrare definitivamente sotto la Mole sei mesi dopo. In particolar modo all’inizio dell’annata, il numero 15 bianconero non vedeva il manto erboso neppure con il cannocchiale, poiché non godeva ancora della fiducia di Max Allegri ma, soprattutto, perché aveva davanti a sé difensori del calibro di Danilo, Bonucci e Bremer che, per ovvie ragioni, offrivano molte più garanzie specialmente in termini di esperienza. Però, con il trascorrere dei mesi, complici anche i numerosi infortuni che hanno falcidiato financo il reparto difensivo, ecco che Federico Gatti, quatto quatto, ha cominciato a ritagliarsi un po’ di spazio in maglia bianconera fino a totalizzare, al momento, dodici presenze fra Serie A, Champions League, Coppa Italia ed Europa League. Negli ultimi due match disputati e vinti dalla Juventus, quello dell’ex Coppa Uefa a Friburgo e quello di campionato a “San Siro” contro l’Inter, Massimiliano Allegri è andato all-in sul mastodonte rivolese schierandolo titolare in due gare a dir poco delicate. Lui, da calciatore famelico qual è, si è fatto trovare pronto offrendo due prestazioni più che convincenti. Innanzitutto per personalità, temperamento, determinazione e prorompente fisicità, Gatti ha davvero ben impressionato in posizione di “braccetto” di destra dell’ormai consueta difesa a 3 disegnata dall’allenatore labronico. Il tutto impreziosito da una buona tecnica individuale e da una notevole capacità, all’occorrenza, di “strappare” in progressione per sfruttare la sua prestanza atletica in velocità. Ad oggi Federico Gatti ha già dimostrato di essere tutt’altro che una semplice seconda scelta, bensì molto più che una riserva di lusso. Questo lo si deve anche alla sua umiltà, al suo ammirevole spirito d’abnegazione, al carattere e all’animus pugnandi intriso di juventinità che tanto entusiasma i tifosi della Vecchia Signora. È proprio il caso di dire che il classe ’98 si è meritamente guadagnato la promozione sul campo sudando e lavorando alacremente. Tanto, a lui, il duro lavoro non è mai pesato. Dai cantieri edili all’”Allianz Stadium” di Torino, con cuore e passione. La meravigliosa favola di Federico Gatti, la “sentinella” in bianconero con il sacro fuoco nel cromosoma, è tutta qui.
di Stefano Dentice