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L’EDITORIALE – L’ULTIMA GIORNATA CI REGALA UN NATALE SERENO | DI MIRKO NICOLINO

23 Dicembre 2021

L’EDITORIALE – L’ULTIMA GIORNATA CI REGALA UN NATALE SERENO | DI MIRKO NICOLINO

La 19a giornata di Serie A si è conclusa come meglio non poteva per la Juventus. La vittoria ottenuta contro il Cagliari, per la quale molti juventini stanno anche facendo gli schizzinosi, è stata vitale. Da sempre i campionati si decidono proprio in queste sfide contro le formazioni sulla carta “inferiori”. Qualche scontro diretto lo puoi anche perdere (al momento il computo della Juve con le big è di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, in linea con una squadra di vertice), i punti con le piccole no, perché rappresentano il grosso del bottino. È molto semplice. Del resto l’inizio di campionato è lì a testimoniarlo: se questa squadra non avesse perso stupidamente punti con Empoli, Sassuolo, Udinese, Venezia e compagnia, oggi starebbe lottando per il titolo.
Pazienza, il passato non lo si può cambiare e il calcio mi ha insegnato che archiviata una partita, dalla mattina seguente si pensa subito alla prossima. Conclusa ieri la 19a giornata di Serie A, l’ultima del girone d’andata, da oggi la Juventus inizierà a pensare al match del 6 gennaio contro il Napoli (ASL permettendo). I bianconeri saranno in vacanza fino al 30 dicembre, ma Allegri e il suo staff hanno dato inevitabilmente i compiti a casa ai bianconeri, con dieta da seguire e allenamenti personalizzati. L’umore è alto nella truppa, perché il pareggio dell’Atalanta col Genoa e la sconfitta del Napoli contro lo Spezia hanno migliorato la classifica con contorni inaspettati.
La Juventus è ora quarta in solitaria con 34 punti a -4 dall’Atalanta, che occupa il quarto posto e a -5 dal Napoli terzo in classifica. Dite la verità, ci avreste scommesso alla quinta giornata? Non credo proprio, visto che in tanti parlavano addirittura di retrocessione e altre catastrofi. Nel calcio come nella vita ci vuole equilibrio e attendere gli eventi prima di sbilanciarsi. La mia posizione rimane quella di inizio stagione: nessuno può sapere dove arriverà questa Juve e quanto impiegherà a riaprire un ciclo, ma mi pare che qualche step in avanti si sia fatto. Qualcuno potrebbe obiettare che si è concesso qualcosa di troppo ad avversarie modeste e che si è rischiato di perdere altri punti, ma per contro potrei evidenziare come partite giocate bene, come quelle contro Milan e Atalanta ci abbiano dato meno di quanto avremmo meritato.
Alla fine, il computo si bilancia e i punti fatti da questa Juventus sono tutti meritati. La squadra è ufficialmente in corsa per un posto in Champions League, nonostante nelle ultime settimane abbia dovuto fare ameno di assenze importanti, su tutti quelle di Danilo, Chiesa e Dybala. Sono mancati i “calcianti”, eppure la media tiri/gol è finalmente migliorata. Niente di cui bearsi, attenzione, perché la strada è ancora lunga e gli ostacoli saranno ancora tanti. Ci sono però elementi che ci consentono di trascorrere un Natale sereno e guardare al 2022 con maggiore ottimismo rispetto a qualche settimana fa.
Nota a margine: non c’è niente di male nel riconoscere che Federico Bernardeschi sia in questo momento il calciatore maggiormente decisivo tra la trequarti e la porta. È il miglior assistman stagionale (6) ed è tornato al gol dopo la rete in amichevole contro l’Atalanta di questa estate. Non l’ho mai considerato un top, ma un elemento che in una Juve forte può restare per dare il suo contributo all’occorrenza. Non capisco perché lo si debba continuare ad offendere anche quando fa bene. Non cambierà di certo il suo “status” questo periodo positivo, ma non riconoscere che si sta rendendo utile e stia contribuendo a fare punti è malafede.

Mirko Nicolino