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L’EDITORIALE – PAUL POGBA: IL “POLPO” È VIVO E VEGETO, ALTRO CHE “ALLA LUCIANA” | DI STEFANO DENTICE

Maggio 12

L’EDITORIALE – PAUL POGBA: IL “POLPO” È VIVO E VEGETO, ALTRO CHE “ALLA LUCIANA” | DI STEFANO DENTICE

Da panacea di tutti i mali a flop totale, per poi rivelarsi oggi un’ancora di salvezza, è davvero un attimo. Questa la storia di Paul Pogba dall’11 luglio 2022 al 12 maggio 2023. Accolto da gran parte del popolo juventino come una manna dal cielo dieci mesi fa esatti, quasi fosse il ritorno del “figliol prodigo”, il numero 10 della Juventus è stato bersagliato da pesanti critiche per aver procrastinato l’intervento chirurgico che gli avrebbe consentito di tornare sul manto erboso probabilmente già a gennaio. In questo, oltre alla sua innegabile responsabilità di rinunciare all’operazione immediata in seguito alla lesione del menisco laterale rimediata nel corso del precampionato, la società è tutt’altro che esente da colpe, in quanto avrebbe dovuto imporsi con il calciatore francese per farlo finire sotto i ferri nei tempi giusti. Proprio a causa di questo imperdonabile ritardo, moltissimi tifosi della Juve hanno cominciato a inveire contro l’ex giocatore del Manchester United etichettandolo come «flop», «ex calciatore», «bollito» e chi più ne ha più ne metta, quando inizialmente era stato acclamato a gran voce suscitando l’enorme entusiasmo di quegli stessi sostenitori che lo hanno poi dileggiato. La sua prima presenza in questa stagione risale al 28 febbraio nel derby con il Torino, match in cui è entrato nella ripresa. Poi, pian piano, il transalpino è cresciuto nella condizione fisica e mentale, tanto che soprattutto con Lecce e Atalanta il suo miglioramento si è notato a vista d’occhio. Ma è nella partita di andata di semifinale di Europa League contro il Siviglia, all’”Allianz Stadium” di Torino, che il “polpo” ha sfoggiato la sua miglior prestazione fino a questo momento, considerando che sino ad adesso ha collezionato nove gettoni fra Serie A, Coppa Italia ed Europa League. In una gara dove la Juventus ha balbettato, faticato enormemente e sofferto più del dovuto, l’ingresso di Paul Pogba nei secondi quarantacinque minuti ha acceso la luce. Il transalpino, infatti, si è reso protagonista di giocate sontuose come solo i fuoriclasse assoluti del suo livello sono in grado di fare, coronando la sua prova con l’assist di testa per Federico Gatti che, sul gong, ha tolto le castagne dal fuoco fissando il risultato sull’1-1. Al netto di una prova scadente, del tutto insufficiente come quella di Madama con gli spagnoli, la nota lieta e intonata è proprio rappresentata da Paul Labile Pogba che, con la sua entrata sul rettangolo verde, non ha soltanto cambiato il volto del centrocampo bianconero, bensì quello di tutta la squadra che ha giovato (e non poco) della sua presenza. A prescindere da un rigore negato a Rabiot grosso quanto la Mole Antonelliana e colpevolmente ignorato dall’arbitro e dal Var, se la Vecchia Signora è riuscita ad agguantare il pareggio sul filo del rasoio lo deve soprattutto a quel Pogba che, anche secondo tanti addetti ai lavori, avrebbe dovuto addirittura rescindere il contratto nel mese di gennaio. Invece, al contrario, il rientro in pianta stabile del centrocampista bianconero è indispensabile da qui al termine dell’annata, sia per centrare il secondo posto in campionato, ma in particolar modo per cercare di staccare il biglietto per la finale di Budapest dell’ex Coppa Uefa. Servirebbe maggiore equilibrio nei giudizi, specie quando si critica aspramente un campionissimo come Paul Pogba, perché lui in questo momento è capace come pochi di fare la differenza in una Juve che troppo spesso, purtroppo, brancola nel buio.

di Stefano Dentice

Dettagli

Data:
Maggio 12
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Luogo

Allianz Stadium
Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia
Torino, IT 10151 Italia
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