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L’EDITORIALE – TUTTO NUOVO, MA NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ | DI MIRKO NICOLINO
28 Dicembre 2022

L’EDITORIALE – TUTTO NUOVO, MA NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ | DI MIRKO NICOLINO
Con l’ultima assemblea degli azionisti della Juventus presieduta da Andrea Agnelli si è chiusa un’era. C’è poco da aggiungere a quanto dichiarato dall’ormai ex numero uno del club bianconero: la Juve viene prima di tutto, fino alla fine. Inevitabile che per lui fare un passo indietro sia stato un atto molto sofferto, ma non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta, si suol dire, e se abbiamo imparato a conoscere bene Andrea, non smetterà di certo di condurre battaglie per quello a cui tiene di più. Ovvero, la squadra di cui rimane – lo ricordiamo – uno dei proprietari. Avrà pure commesso degli errori, ma solo chi non fa non sbaglia e sfido chiunque a dire di non aver mai commesso un errore nella sua vita, professionale o non. Andrea Agnelli passerà alla storia come uno dei presidenti più vincenti della storia bianconera, un ciclo probabilmente irripetibile con 9 scudetti consecutivi e diverse decine di titoli tra prima squadra, giovanili e sguadra femminile.
A fare rumore sono state anche le parole di Luciano Moggi, che è salito sul palco in qualità di azionista per ribadire alcuni suoi cavalli di battaglia e per sottolineare una cosa che molto juventini pensano: la Vecchia Signora è bistrattata quotidianamente dai media perché non si è mai difesa abbastanza. Se il nuovo Cda, composto da soli 5 elementi e di altissimo profilo giuridico e finanziario è pronto a battagliare in ogni sede, alla Juventus manca indubbiamente una strategia mediatica più aggressiva. Con i processi che ancora devono iniziare, chi emana sentenze sui social o sugli organi di stampa merita di essere perseguito in ogni sede poiché rovina l’immagine di uno dei brand migliori d’Italia oltre che a tante persone che vi lavorano. Spiace che a molti le parole dell’ex dg diano fastidio, addirittura per alcuni colleghi non gli doveva nemmeno essere data parola. Togliere la parola ad un uomo libero per la legge, così, all’improvviso. Come dice un amico, l’italiano medio vuole vedere tutti i nemici in galera a prescindere e senza un processo, salvo poi diventare garantista appena incappa in qualche guaio con la legge, anche per una multa di pochi euro.
Chiamatelo garantismo a targhe alterne, chiamatelo populismo o analfabetismo funzionale, sta di fatto che io di questa gente ho paura e solo perseguendo per legge e avviando un nuovo percorso di alfabetizzazione si può quantomeno provare a curare quello che è un male culturale tutto italico, basato in primis sull’invidia nei confronti di chi ha successo. Moggi ha ricordato cose sacrosante: le istituzioni sportive hanno indirizzato un campionato cambiando a competizione in corso le regole sugli extracomunitari? Sì, è un dato di fatto. C’è una squadra che ha giocato e acquisito punti con un calciatore tesserato tramite documenti falsi? Sì. Perché queste verità danno fastidio, mentre noialtri dovremmo accettare come sentenze quelle che al momento sono solo ipotesi?
La Juventus ha deciso a tal proposito di cambiare tutto e darsi una squadra nuova, “da battaglia”, ma nel segno della continuità con la famiglia Agnelli-Elkann. Ci sarà inevitabilmente un periodo di assestamento, ma i programmi della proprietà non cambiano riguardo alla società bianconera e il processo iniziato con il nuovo Cda porterà in estate con ogni probabilità ad importanti novità nell’area Football. Sotto questo aspetto, al momento, bisogna aspettare e sperare che nel frattempo Max Allegri e i suoi ottengano il massimo sul campo.
In queste ore il tecnico livornese ha ritrovato i brasiliani e ha riabbracciato in gruppo Federico Chiesa. L’ex viola sarà dunque disponibile per l’amichevole del 30 dicembre contro lo Standard Liegi e di conseguenza il 4 gennaio contro la Cremonese. Esami ok anche per Cuadrado, il cui ginocchio sta meglio ed è sulla vila del recupero. Non ci sono segnali incoraggianti, invece, da Vlahovic, la cui pubalgia continua a condizionarlo in allenamenti e prestazioni. Per il centravanti serbo l’obiettivo è essere a disposizione il 7 gennaio contro l’Udinese assieme ai reduci dalla finale Mondiale (Di Maria, Paredes e Rabiot). Rivedremo più in là, invece, Paul Pogba, ma non è il momento di fare drammi, poiché il francese non è mai stato praticamente a disposizione e soprattutto negli ultimi tempi, con la crescita dei ragazzi del settore giovanile, questa Juve ha dimostrato di saper sopperire anche ad assenze importanti. Niente scuse, dunque, c’è da fare una seconda parte di stagione ad altissimi livelli, come vuole la tradizione della Juventus. I piagnistei, dentro e fuori dal campo, li lasciamo volentieri agli altri.