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L’EDITORIALE – UN’ALTRA VITTORIA E IL SOLITO RACCONTO DISTORTO | DI MIRKO NICOLINO

Febbraio 13

L’EDITORIALE – UN’ALTRA VITTORIA E IL SOLITO RACCONTO DISTORTO | DI MIRKO NICOLINO

La Juventus continua a vincere, seppur di corto muso e soffrendo contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Che continua a perdere, giocando bene per i puristi, ma alla fine la classifica è quello che conta e se non risolleverà le sorti della viola, il suo destino non potrà essere di certo roseo in Toscana. Per la Juve di Max Allegri è stata un’altra vittoria della compattezza, giocata bene per qualche tratto di gara, ma al momento il nuovo modulo con una punta supportata da due mezze punte e una linea di centrocampo a quattro espone inevitabilmente a dei rischi. Ci vuole un bel po’ di rodaggio e qualche giocatore diverso, ma al momento va più che bene così.
I bianconeri si sono portati a ridosso della zona Conference League e nelle prossime settimane proseguiranno sulla via della risalita, nella speranza che magari venga fuori qualcosa di buono dai sempre incerti e sommari processi sportivi. Ora l’attenzione va all’Europa League, che da giovedì diventerà uno degli obiettivi primari della Vecchia Signora per questa seconda parte di stagione, ma intanto non possiamo non evidenziare le solite storture nel racconto di quanto accaduto ieri sera all’Allianz Stadium.
Sono stati annullati due gol con il fuorigioco semi-automatico, uno alla Juventus (prima) e uno alla Fiorentina (poi). Se non è deontologicamente accettabile, ma comprensibile che la rete annullata a Vlahovic sparisca dalle testate di fede viola, non si può dire lo stesso per alcuni quotidiani generalisti, che dovrebbero limitarsi a fare cronaca non orientare il sentimento popolare, una pratica che purtroppo conosciamo bene da tanti anni. Si può essere d’accordo o meno con la nuova tecnologia che segnala anche l’offside di un millimetro, ma se vale per tutti e li segnala proprio tutti, allora non possiamo fare altro che accettarla. Anche perché, se non ci fosse stato il fuorigioco semi-automatico, l’arbitro ieri sera non avrebbe nemmeno visto il vistoso fallo di Ranieri su Locatelli.
Insomma, la tecnologia ieri sera ha “salvato” il fischietto prima sul gol di Rabiot assegnato con la GLT, sia in occasione della rete annullata a Castrovilli, che rischiava ingiustamente di essere convalidata (anche se questa cosa molte testate la omettono). Ciò in cui la tecnologia non è potuta intervenire è in occasione del secondo giallo non dato a Bonaventura, che va dritto su Rabiot senza mai guardare il pallone. Intervento da secondo cartellino e conseguente rosso, ma il VAR non può intervenire in questi casi e non c’è alcun audio a disposizione, come non c’era per il celeberrimo fallo di Pjanic. A buon intenditor…
Un’altra narrazione distorta in merito a quanto accaduto ieri sera, l’ho sentita sulla serata di Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero viene oggi raccontato come sull’orlo di una crisi di nervi. In primi per un cartellino giallo rimediato esultando per l’annullamento del gol di Castrovilli fuori dall’area tecnica. E se un’esultanza è un gesto di nervosismo, allora possiamo chiudere tutto. Quanto al battibecco col tifoso, quale che sia la verità dietro (fischi ai subentrati o contestazione per aver sprecato i 3 slot di sostituzioni), l’ho trovato anche io fuori luogo, poiché un tecnico non dovrebbe mai distrarsi dalla partita rispondendo men che meno al pubblico. Detto ciò, nel momento più delicato della storia recente della Juventus, si può comprendere la volontà di difendere il suo lavoro e quello dei ragazzi, se poi finisce lì. E il fatto che in conferenza stampa, al termine della gara, ci abbia pure riso su, mi pare un chiaro segnale del fatto che dopo il triplice fischio finale Allegri si sia messo tutto alle spalle.
Per chiudere, una menzione particolare la meritano le vecchie intercettazioni, spacciate per nuove, venute fuori in questi giorni sui giornali. Si tratta di gossip puro, nessuna valenza penale, con discussioni tra dirigenti che confermano la poca serenità dettata da scelte tecniche e aziendali discutibili e corroborate poi dai risultati degli ultimi anni. Secondo me, la situazione è stata fotografata benissimo ieri sera da Umberto Zapelloni a Pressing: nei giorni in cui il pm Santoriello e alcuni elementi del Collegio di Garanzia del Coni sono stati “smascherati” nel loro antijuventinismo viscerale, curiosamente dalla Procura di Torino vengono fuori delle telefonate che hanno lo scopo di “mettere la palla al centro”. Ovvero di spostare nuovamente l’attenzione dall’odio che alcuni eminenti esponenti delle istituzioni non nascondono più, ad una società che al solito, con la sua cassa di risonanza, fa fare carriera a tanti.

Mirko Nicolino

Luogo

Allianz Stadium
Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia
Torino, IT 10151 Italia
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