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QUESTA È VERA JUVE | DI MIRKO DI NICOLINO

Ottobre 28

QUESTA È VERA JUVE | DI MIRKO DI NICOLINO

Non portare a casa tre punti dopo questa partita sarebbe stato un delitto. La Juventus ha battuto l’Hellas Verona solo di misura e solamente nel recupero, ma i bianconeri avrebbero meritato indubbiamente un risultato più ampio. La squadra di Marco Baroni, che dopo le prime due vittorie stagionali ha messo insieme solo 2 punti in 7 partite, si è confermata con tutto il rispetto una formazione modesta. Il primo tiro nello specchio di Szczesny, infatti, è arrivato negli istanti finali della prima frazione di gioco, dopo che l’estremo difensore della Vecchia Signora non era mai stato sostanzialmente impegnato.
Dopo di quell’episodio, però, il nulla cosmico da parte degli Scaligeri, che hanno provato a dare battaglia in mezzo al campo, senza però costruire alcunché di insidioso, mentre per contro la Juventus ha costruito tanto con un Kean in grande spolvero. Ottima anche la prova di Manuel Locatelli, che ha infilato un paio di filtranti di elevatissima caratura tecnica. Potrei continuare segnalando tantissime altre giocate interessanti da parte dei singoli, ma mi preme sottolineare la prestazione di tutta la squadra, al di là di qualche alto e basso degli interpreti. Quella vista contro il Verona è stata una Juve propositiva e molto intelligente. Quasi una squadra saggia, nonostante la sua età media bassa.
Sì, perché la rete arriva in un finale concitato in cui però i bianconeri non si lasciano prendere dall’ansia e costruiscono un’azione manovrata sfruttando tutto il recupero a disposizione per trovare l’imbucata giusta. Lo ha ammesso chiaramente a fine partita anche Manuel Locatelli, che ha parlato di dettami voluti proprio dall’allenatore in questo senso. Ora, non possiamo assolutamente dire che questo significhi essere una squadra da scudetto, ma essere sulla strada per diventarlo sì. Per una notte la Vecchia Signora ritrova la prima piazza in Serie A, una posizione che mancava da ben 1.183 giorni, ma guai a guardarsi allo specchio per dirsi quanto si è bravi e quanto si è belli. C’è ancora tanto da lavorare perché il prossimo 5 novembre ci sarà da affrontare una squadra che corre tanto, ovvero la Fiorentina di Vincenzo Italiano. L’impressione che si ha è che questa Juve debba essere vigile per 100 minuti per potersela giocare alla pari per le primissime posizioni con chi sulla carta sembra avere qualcosa in più.
Una menzione speciale, mi si consenta, merita però la direzione di arbitro, collaboratori e VAR. Posto che non ci devono mai essere scusanti e così sarebbe stato anche se la Juve non avesse vinto, la partita è stata a mio avviso gestita abbastanza male, con alcuni errori evidenti da una parte e dall’altra. A Kean viene annullato un gol per un centimetro di tacco (è automatico, possiamo farci niente, se non accettarlo), ma a detta della diretta Sky sport, il direttore di gara avrebbe detto ai giocatori che l’offside fosse di Vlahovic. Qualcosa non quadra su questo episodio.
Si può discutere, inoltre, sul secondo gol annullato a Kean, con Faraoni che prima guarda il prosieguo dell’azione e poi si rotola per terra una volta che la palla ha oltrepassato la linea della sua porta. Discutibile anche la gestione dei falli e dei cartellini, mentre c’è poco da dire sul penalty non concesso a Federico Chiesa: l’avversario prima lo ostacola con le braccia, poi una volta superato incrocia le sue gambe con 7 bianconero affondandolo. Quello è calcio di rigore tutta la vita e certi errori con la VAR non si possono accettare. Altrimenti la si usi solo per le cose oggettive e si lasci l’arbitro libero di sbagliare da solo in campo. Tanto le polemiche non sono diminuite e non diminuiranno mai.

Mirko Nicolino

Dettagli

Data:
Ottobre 28
Categorie Evento:
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Luogo

Allianz Stadium
Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia
Torino, IT 10151 Italia
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