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UNA JUVE DIMAGRITA, MA QUANTO COMPETITIVA? | DI MIRKO NICOLINO

Agosto 14

UNA JUVE DIMAGRITA, MA QUANTO COMPETITIVA? | DI MIRKO NICOLINO

Negli ultimi giorni, i tifosi della Juventus hanno visto i primi frutti del lavoro certosino di Cristiano Giuntoli, anche se a dire il vero in attesa del suo arrivo, già Giovanni Manna aveva fatto egregiamente le sue veci. Dobbiamo partire però da una premessa importante: Giuntoli è il Football Director della Juventus e non ha autonomia di movimenti a livello finanziario, che vengono invece tracciati dalla proprietà. John Elkann stabilisce quanto possa spendere la Juve e quanto invece debba risparmiare e il ds deve sostanzialmente adattarsi. Se dall’alto ti chiedono di vendere un top player per fare cassa, da capo dell’area sportiva non ti puoi opporre, al massimo proporre vie alternative per incassare la stessa cifra e in caso di ok metterle in atto.
Nello specifico, a Giuntoli è stata imposta una dieta di circa 120-140 milioni, tra player trading (vendita di giocatori con conseguenti plusvalenze) e risparmi sul monte ingaggi. Ebbene, il percorso è ad oggi a buon punto e senza aver ceduto ancora nessun top player. Certo, molti tifosi non sono d’accordo con alcune operazioni in uscita, ma quando la coperta è corta, la puoi tirare da una parte o dall’altra, ma sempre quella rimane. Qualcuno scontento ci sarà sempre sulla piazza, ragion per cui fa molto bene la Juventus ad andare dritta per la sua strada senza farsi condizionare da niente o nessuno.
A Giuntoli e Manna va fin qui fatto solo un grande applauso, poiché hanno ereditato una situazione critica, ma ne stanno uscendo con professionalità e risultati. Basti pensare alle cessioni con plusvalenza di Kulusevski, Zakaria (c’è anche una percentuale sull’eventuale rivendita), gli addii di De Winter, Pellegrini e Rovella (probabilmente il più rimpianto, ma che nonostante giovanissimo aveva già una cronaca infortuni importanti), ma anche il prestito di Arthur (che sembrava ai più incedibile) alla Fiorentina.
Inoltre, con gli addii di elementi dagli stipendi molto elevati come Di Maria, Paredes e Cuadrado su tutti, si è sollevato il monte ingaggi di un vero e proprio macigno. Altre operazioni minori hanno consentito di rimpinguare il tesoretto, facendo in modo che ad oggi i bianconeri siano molto vicini all’obiettivo finale della proprietà, senza aver intaccato l’ossatura vera e propria della squadra. Di sicuro ancora c’è molto da fare, poiché soprattutto a centrocampo c’è abbondanza di Under 23 che senza le competizioni europee difficilmente troveranno spazio nelle rotazioni. Stiamo parlando principalmente di Soulé, Nicolussi-Caviglia, Miretti ed Iling. Ovviamente, Giuntoli cercherà di mantenerne il controllo, a meno che non ci siano offerte irrinunciabili per il momento, che porterebbero a cessioni definitive.
Il tutto senza precludersi, caselle della lista Serie A permettendo, qualche colpo in entrata. Se si potrà fare un regalo a Massimiliano Allegri, Giuntoli lo farà, ovviamente tenendo sempre conto della sostenibilità. Sì, perché ad oggi non è ancora chiaro dove potrà arrivare questa Juve e se sia rinforzata o meno rispetto al roster che sul campo ha conquistato nella stagione 2022-2023 il terzo posto. Nonostante c’è chi dice che la Vecchia Signora stia puntando sul vecchio, al momento sono usciti più che altro elementi non proprio giovanissimi come Di Maria, Cuadrado, lo stesso Paredes e l’ex capitano Bonucci, messo fuori rosa senza pensarci su mezza volta. Per contro, tra i papabili titolari sono entrati Weah e Cambiaso, entrambi 23enni.
Al momento è difficile dire se sarà una Juve migliore di quella che negli ultimi tre anni non ha mai lottato per il titolo. Di sicuro la squadra ha perso in esperienza e ha deciso di rinunciare a pilastri dello spogliatoio come il Panita e il numero 19. Insomma, sulla carta è una squadra meno esperta, ma che potrebbe avere maggiore freschezza atletica. Posto che è sempre calcio d’agosto, nelle prime amichevoli i ritmi della nuova Juventus sono sembrati interessanti e sembra ci siano i presupposti per una squadra più propositiva e vispa. L’unico giudice attendibile, però, sarà il campionato e il 20 ci sarà da affrontare e superare il primo scoglio rappresentato dall’Udinese.

Mirko Nicolino

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Data:
Agosto 14
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Luogo

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Torino, IT 10151 Italia
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