
- Questo evento è passato.
VOGLIA DI VINCERE | DI MICHELE COFANO
30 Novembre 2021

Voglia di vincere
E’ strano pensare che forse una delle partite più importanti della stagione possa essere Salernitana-Juventus, ma di questo si tratta. I bianconeri dopo 14 giornate navigano a vista, ad una discreta distanza dal quarto posto che sta aumentando in maniera sempre più pericolosa, almeno per il raggiungimento della zona Champions League. Mr. Allegri nella conferenza stampa di vigilia, ha detto chiaramente: “se la Juventus si trova in questa zona di classifica è perché evidentemente è quella che merita al momento”. La rincorsa può anche essere divertente, come ha sottolineato Max, però, bisogna pur dirlo, non è ancora mai iniziata una vera e propria controffensiva. Questa squadra non ha mai dato l’impressione di poter fare lo stesso miracolo della stagione del 5° scudetto consecutivo (da -11 al primo posto in classifica in 4 mesi, una cosa straordinaria), per svariati motivi tra cui, ovviamente, la qualità e la fame della rosa di quell’anno anni luce superiori alla confusione a cui stiamo assistendo negli ultimi 2-3. Non abbiamo mai avuto delle certezze di continuità e di rivalsa che si son palesate, abbaglianti, davanti ai nostri occhi, dopo il rocambolesco gol di Cuadrado, nel derby contro il Toro al 90’, quel 31 ottobre del 2015.
Parliamoci chiaro e, soprattutto, cari compagni di tifo, non prendiamoci in giro. Siamo in fase di costruzione e non possiamo prevedere quando e come torneremo ad essere quelli di un tempo. Nelle ultime stagioni sono state fatte molte scelte sbagliate che hanno praticamente azzerato tutto il buon lavoro fatto durante la presidenza di Andrea Agnelli. Solo i menestrelli ormai cantano le leggendarie gesta di quella squadra schiacciasassi che disintegrava ogni povera vittima che si trovava di fronte al suo cammino. Un’aurea di imbattibilità che permeava lo stemma Juventus, che incuteva terrore a chiunque. Ahimè, ora siamo costretti a vedere undici giocatori svogliati, completamente allo sbando, buttati in un campo in cui non sanno assolutamente cosa fare. Le colpe possono essere divise in egual misura tra la dirigenza e l’allenatore, tra gli errori alla base del progetto e quelli della concretezza che deve essere manifestata in campo.
Oggi, come ho già detto e ripetuto più volte, abbiamo bisogno di sostanza, di vedere con i nostri occhi la reazione di orgoglio, a cominciare dalla partita di stasera, che può sembrar poco prestigiosa sulla carta ma che può dare tanti spunti di riflessione per un futuro che speriamo possa spazzare via le nuvole e permettere ai raggi del sole di illuminare la strada intrapresa. Non mi interessa assistere ad una squadra che “ha piacere a difendere”, non voglio guardare “una rincorsa divertente”.
Voglio riassaporare la voglia di vincere.