Eventi passati

C’È POCO DA FARE GLI SCHIZZINOSI | DI MIRKO NICOLINO

Stadio Meazza Milano

La Juventus sbanca San Siro e lo fa in perfetto stile “allegriano”. Non è stata sicuramente una gara spettacolare quella del Meazza tra i bianconeri e il Milan di Stefano Pioli, ma per demerito di ambo gli schieramenti. Il primo tempo si è giocato anche ad alti ritmi, ma i tanti errori di tecnica e tattica, individuale e collettivo hanno scavato un netto solco tra le grandi sfide degli anni d’oro di queste due squadre e quelle recenti. Pochi campioni in campo e diversi giovani di belle speranze, che però non troverebbero spazio tra i titolari della “Superlega”, ovvero là Premier League.

HANS NICOLUSSI CAVIGLIA: IL CLASSE 2000 MERITA UNA CHANCE | DI STEFANO DENTICE

Allianz Stadium Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia, Torino

Il mister livornese ha sempre puntato in particolar modo su Miretti, Locatelli, Rabiot e McKennie a metà campo, dunque a discapito del millenial. Ma allo stato attuale la situazione è completamente diversa anche per le assenze forzate di Pogba – a causa del doping – e di Fagioli – per via della vicenda legata al calcioscommesse. Posto che l’inserimento in pianta stabile in prima squadra del talentuoso centrocampista belga Joseph Nonge, classe 2005, è una buonissima notizia anche in virtù della linea verde varata dalla società bianconera, è pur vero che al netto di un eventuale ingresso di un nuovo acquisto a gennaio per sopperire alla mancanza di Paul Pogba e Nicolò Fagioli, Nicolussi Caviglia meriterebbe di ritagliarsi uno spazio importante almeno da qui sino alla fine di dicembre. Nel 3-5-2 di stampo allegriano lui potrebbe diventare una valida alternativa a Manuel Locatelli, in posizione di vertice basso, oppure impiegabile sul centrodestra o centrosinistra della mediana a 5 nel ruolo di mezz’ala. Le caratteristiche tecniche di Hans Nicolussi Caviglia sono assai preziose: abile a calciare con potenza e precisione dai 20-25 metri con il suo destro educato, brillante nel servire i compagni con lunghi lanci panoramici e millimetrici di cinquanta metri sfruttando la sua notevole visione di gioco e apprezzabile nella difesa del pallone, nel dribbling e nell’avviare le transizioni positive sempre a testa alta, con spiccata personalità.

QUESTA È VERA JUVE | DI MIRKO DI NICOLINO

Allianz Stadium Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia, Torino

Per una notte la Vecchia Signora ritrova la prima piazza in Serie A, una posizione che mancava da ben 1.183 giorni, ma guai a guardarsi allo specchio per dirsi quanto si è bravi e quanto si è belli. C’è ancora tanto da lavorare perché il prossimo 5 novembre ci sarà da affrontare una squadra che corre tanto, ovvero la Fiorentina di Vincenzo Italiano.

PRIMO BILANCIO STAGIONALE | DI GAETANO’S

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Durante le prime 5 partite si vedeva una Juve che cercava di pressare alto sin dal primo minuto contro tutte le squadre.
Era altrettanto evidente la difficoltà della squadra nel difendere. Si prendevano imbucate centrali frequenti e i difensori non riuscivano a tenere l'1 Vs 1 (emblematica la partita con l'udinese in tal senso).

È UNA JUVE D’ACCIAIO, BASTERÀ? | DI MIRKO NICOLINO

Firenze

Quanto alla prestazione in sé, una menzione particolare la merita tutto il pacchetto difensivo della Juventus, con Bremes sostanzialmente mostruoso, ma bisogna dare anche atto a Daniele Rugani di aver fatto delle letture importanti, con un salvataggio potenzialmente decisivo ai fini del risultato. Grande sacrificio anche da parte di Weston McKennie, che da mezzala o da esterno è diventato elemento imprescindibile per Max Allegri, dopo essere stato vicino ad una nuova cessione dopo la parentesi al Leeds.
Breve ma non meno importante parentesi sulla direzione arbitrale. Posto che non dovrà mai essere una scusante né un termine di giudizio per le prestazioni della Juve, non si può non evidenziare ancora una volta un metro di gestione di falli e cartellini alquanto discutibile. Rabiot (era diffidato e salterà il Cagliari) e Gatti si beccano il giallo al primo e tutt’altro che grave fallo, mentre Nico Gonzalez e Arthur vengono graziati. Qual è il metro corretto? Quello molto severo utilizzato nei confronti della Juventus, che continua ad essere una delle squadre più ammonite per numero di falli commessi, o quello permissivo nei confronti dei viola?

PIERRE-EMILE HØJBJERG: IL CENTROCAMPISTA TUTTO QUANTITÀ E QUALITÀ CHE INTRIGA LA JUVENTUS | DI STEFANO DENTICE

Allianz Stadium Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia, Torino

L’approdo di Pierre-Emile Højbjerg all’ombra della Mole non sarebbe la panacea di tutti i mali, ma senza dubbio una new entry assai importante che permetterebbe alla Vecchia Signora di alzare l’asticella, di essere più competitiva e soprattutto di assottigliare il gap con gli organici di Inter, Milan e Napoli.

JUVENTUS: CREDERE NELLO SCUDETTO NON È UN VOLO PINDARICO | DI STEFANO DENTICE

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La cultura della vittoria alberga da sempre nel DNA della Juventus. E anche quest’anno, in ottica scudetto, al momento la classifica sorride alla Juve che, sicuramente per una notte, rimarrà in testa con 29 punti a distanza di una lunghezza dall’Inter seconda, a sei punti dal Milan, terzo, e a otto dal Napoli al quarto posto. Attualmente la situazione è questa. Entrando nello specifico, i bianconeri hanno vinto nove partite su dodici giornate di Serie A, hanno ottenuto due pareggi e rimediato una sconfitta con 19 gol realizzati e 7 subiti.

NON È UNA JUVE DA SCUDETTO, MA PER ORA SE LA STA GIOCANDO | DI MIRKO NICOLINO

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Allegri continua a dire di voler sviluppare ancora quello che ha a disposizione, ma mi pare chiaro che questa squadra abbia bisogno di almeno un rinforzo a centrocampo. Solo così potrà provare a lottare per il vertice. Dopo la sosta, infatti, ci sarà l’esame Inter ed è inutile fare voli pindarici: contro i nerazzurri servirà la partita dell’anno per fare risultato. Altrimenti nulla sarà compromesso, ma bisognerà prendere atto che quanto fin qui predicato da Allegri, Giuntoli e tutti gli altri non sia altro che un atto di sincera verità.

LE GUERRE DI RELIGIONE CONTRO… SÈ STESSI | DI MIRKO NICOLINO

Germania

Dunque, Allegri deve vincere lo scudetto, ma Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean non rappresentano un parco attaccanti così di livello da giustificare la panchina di un ragazzo classe 2005 che ad oggi non ha dimostrato ancora nulla e potrebbe diventare un grandissimo campione (lo spero con tutto il cuore), ma anche perdersi come successo ad altre migliaia di campioncini in erba. Delle due l’una, altrimenti le vostre argomentazioni perdono anche quel briciolo di credibilità rimasta. Che la Juve e Allegri non puntino sui giovani non si può sentire, perché non è assolutamente vero. Nessuna big di Serie A ha lo stesso impiego che hanno i 2001-2002-2003 e 2005 alla Juventus. E se Yildiz non sarà ceduto dalla Vecchia Signora, che pure di proposte ne ha ricevute, è soprattutto perché lo stesso tecnico livornese ne ha chiesto la blindatura.
Questo dibattito sta assumendo contorni stucchevoli, oltre che innescare meccanismi per i quali, chi vi racconta il calcio, vi porta a spasso facilmente e vi usa semplicemente per i propri scopi: clic, visite e remunerazioni pubblicitarie.

IL MITO DEL 3-5-2 | DI GAETANO’S

Allianz Stadium Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia, Torino

Anche il primo di Allegri partí dal 352 di conte fino all'evoluzione graduale (novembre/dicembre contro l'olympiakos in Champions) del 442 (in linea in fase difensiva, 4312 in fase offensiva). Non è e non sarebbe una novità questa evoluzione.
Fatto sta che raccontare Allegri come un rigido fissato su un modulo non solo significa non conoscere il suo passato, ma nemmeno vedere quello che sta succedendo sul campo nelle ultime 5 partite.

UN PARI CHE CONFERMA PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA | DI MIRKO NICOLINO

Allianz Stadium Corso Gaetano Scirea, 50, 10151 Torino TO, Italia, Torino

Il derby d’Italia tra Juventus e Inter si è concluso con un pareggio che era dai più auspicato e auspicabile, per tanti versi. Nonostante le vittorie di Milan, Napoli e Roma, infatti, dividendosi la posta le formazioni di Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri hanno limitato i danni e mantenuto a debita distanza le inseguitrici. I nerazzurri, infatti, non si sono fatti scavalcare, mentre i bianconeri rimangono a -2 dalla vetta e comunque a +9 dalla quinta in graduatoria.

UNA VITTORIA DA JUVE | DI MIRKO NICOLINO

Monza

er ora non resta che godersi questo momento magico dal punto di vista dei risultati e cominciare a lavorare in vista del big match contro il Napoli che si giocherà di nuovo di giovedì. Per quell’occasione sarà abile e arruolabile al 100% capitan Danilo, che ha giocato uno spezzone a centrocampo contro il Monza, oltre che Locatelli. Guardare al futuro col sorriso e ottimismo, non riuscire a godersi nemmeno le vittorie è per chi non ama questi colori.