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NIENTE SARÀ PIÙ COME PRIMA | DI MIRKO NICOLINO

Torino

Non ho informazioni dirette in merito, ma se le indiscrezioni di Sky Sport fossero confermate, ovvero che nei prossimi giorni Giovanni Manna sarà promosso dalla NextGen a ds della prima squadra in attesa dell’arrivo di Giuntoli, non mi pare proprio il massimo della vita, o comunque uno step da Juve. Iniziare il mercato con un dirigente e poi proseguirlo con un altro, sicuramente con una linea dettata dall’alto per carità, lascia intendere che ancora ci sia quella confusione di cui parlava tempo fa Szczesny. Quando la Vecchia Signora decise di prendere Maurizio Sarri, fece un blitz a Londra pagando quello che il Chelsea chiedeva per liberarlo. Non si sarebbe potuto fare lo stesso con il ds del Napoli conoscendo il modo di agire di De Laurentiis?

IL DELITTO PERFETTO, GIUNTOLI E ALLEGRI | DI MIRKO NICOLINO

Torino

Ai tifosi servirà tanta pazienza, almeno fino al prossimo giro. Sì, perché se la Juve tornerà presto a vincere e lo farà di nuovo a lungo, così come già accaduto nel 2006 e ora nel 2023, altri giri sulle giostre delle penalizzazioni sono altamente probabili.

L’EDITORIALE – INCHIESTA PLUSVALENZE: FINO ALLA FINE… DELLA DECENZA | DI STEFANO DENTICE

Torino

Sempre restando in tema di giustizia sportiva, la ridicolaggine che fa ancor di più ammattire il popolo bianconero sta nel fatto che la Corte di Appello Federale della FIGC ha prosciolto i dirigenti della Juve per i quali il procuratore Giuseppe Chiné aveva chiesto otto mesi di inibizione. Dunque, chi sono i responsabili di queste cosiddette «plusvalenze fittizie»? Per quale assurdo motivo sono stati inflitti dieci punti di penalizzazione mentre gli ex dirigenti bianconeri vengono prosciolti? Probabilmente è molto più semplice risolvere il cubo di Rubik che comprendere ciò che le menti contorte di questa pessima giustizia sportiva sono riuscite a partorire. Siamo di fronte a una farsa brutta e cattiva, tanto che addirittura José Mourinho, tutto tranne che un “gobbo” della prima ora, ha miracolosamente teso la mano alla Juventus. Purtroppo, come se non fosse già abbastanza, non finisce qui, perché giovedì 15 giugno è stata fissata la data per il processo relativo alla manovra stipendi. Oltre a una doverosa riforma della giustizia sportiva e a un’indispensabile ricostruzione societaria, oggi come non mai, l’unica cosa che conta davvero è stringersi con tutto l’amore possibile e immaginabile attorno ai colori bianconeri, sperando che John Elkann e soci battano prepotentemente i pugni in tutte le sedi opportune per porre fine, una volta e per tutte, a questo esecrabile accanimento teso a massacrare sportivamente una Vecchia Signora che, per chi non lo sapesse, ha sette vite come i gatti. Sì, perché la Juventus non muore letteralmente mai!