I NUMERI DELLA JUVE 23/24-SESTA GIORNATA | DI FRANCESCO DI CASTRI

Bentornati.

Vista la vicinanza degli impegni di campionato, ho preferito accorpare le due giornate appena trascorse, la quinta e la sesta. Nella quinta giornata, impegno a Sassuolo, con sconfitta per 4 a 2; nella sesta giornata, invece, vittoria in casa contro il Lecce per uno a zero.

Qui, come detto, si parlerà di numeri e non di prestazioni; anche quando introdurrò i dati dei singoli giocatori, ci baseremo sempre e comunque sui numeri e non sulle performance dal punto di vista qualitativo.

Partiamo dalle presenze: contro il Sassuolo, per la prima volta da quando è tornato alla Juve, Allegri schiera la stessa formazione della partita precedente (mi pare che anche Pirlo non avesse mai schierato lo stesso undici di partenza, ma devo controllare). I primi tre restano Bremer, Danilo e Rabiot, e lo saranno anche nella giornata successiva, presenti in campo in tutti i minuti fin qui disputati.

Nella sesta giornata, dunque, Vlahovic parte dalla panchina (prima volta in stagione), avvicendato da Milik, e Rugani sostituisce Gatti ancora sotto shock per l’autogol di Sassuolo. Completa le novità il ritorno di Cambiaso nell’undici di partenza.

Nella quinta giornata la produzione offensiva ha avuto un forte calo, se non nel numero complessivo di tiri (15), almeno in quelli verso lo specchio degli emiliani, solo 2 (di cui il primo al 78° minuto). Viceversa, il Sassuolo ha tirato molto, come avevano fatto già Udinese e Lazio, però con una maggiore precisione di friulani e romani: infatti, ben sette tiri del Sassuolo sono finiti nello specchio di Szczesny. Che, con due “papere” (primo e terzo gol) e un autogol da cineteca di Gatti (quarto gol) è stato il protagonista in negativo della giornata.

Nella sesta giornata la squadra ha tutto sommato controllato la sorpresa di queste prime giornate: infatti, mai i salentini erano rimasti a “zero” nella voce “tiri nello specchio”.

Come qualcuno noterà, si sono aggiunte due colonne sulla destra della seconda immagine: sono i “Goals prevented” (gol impediti), che misurano l’efficacia del portiere nel prevenire i gol. Si calcolano confrontando il numero effettivo di gol subiti con il numero previsto in base alla qualità dei tiri affrontati. Un punteggio negativo indica che il portiere ha subito più gol del previsto.

È un dato, secondo me, molto interessante, perché fa comprendere quanto incide la performance del portiere (e di riflesso della difesa) nella costruzione del risultato.

Extra del giorno: la distribuzione dei gol reparto per reparto.

I dati partono dal 2010 semplicemente perché, andando a ritroso, sono arrivato fin lì. Se un giorno ci riuscirò, arriverò a fornire il dato complessivo quantomeno dal 1929 (anno di istituzione del girone unico).

Cosa interessante, più che la distribuzione dei gol per reparto (che certifica, nonostante non ce ne fosse bisogno, che nei primi otto anni della serie di nove avevamo un centrocampo che segnava molto), è il dato delle partite senza segnare, che quest’anno è a zero. Infatti, la Juventus ha sempre segnato nelle partite fin qui disputate, ma sono solo sei giornate: pensate che nel 2018-19 la Juve segnò almeno un gol nelle prime 27 giornate di campionato e nel 2013-14 addirittura nelle prime 30!

Non lesinate commenti, se volete qualche approfondimento o avete qualche curiosità che posso soddisfare, scrivetemi pure. E forza Juve, fino alla fine.