In assoluta esclusiva per la rubrica “What’s the Story Juventus Glory”, ho avuto in piacere di intervistaremGiovanni Albanese, giornalista sportivo al seguito della nostra amata Juventus per “La Gazzetta dello Sport” e per “Sportitalia”.
Giovanni, qual è stato il tuo primo ricordo della Juventus?
“La Champions del 1996 è il primo ricordo nitido di quel bambino di appena 10 anni che sognava dietro un pallone o qualsiasi cosa potesse diventarlo”.
Quali emozioni provi ogni volta che varchi, per lavoro, le strutture del mondo Juventus?
“Io arrivo dalle categorie inferiori e da tanti anni di cronaca di strada, entrando allo Stadium o al centro sportivo hai subito la percezione della grande macchina operativa che è la Juventus. Lo capisci dai dettagli: è sempre tutto uguale e perfetto nei momenti belli come nei momenti peggiori”.
Che cosa ti aspetti in vista di questo finale di stagione?
“Quello che sta vivendo la Juventus è fuori da ogni logica sportiva. Dobbiamo rendercene conto tutti. Mi aspetto solo il massimo impegno di tutti, la professionalità che bisogna dimostrare ogni giorno per vivere l’ambiente bianconero, ognuno nel proprio ruolo”.
Se dovessi descrivere la Juventus in musica, quale artista, gruppo, genere o canzone sceglieresti?
“Ti dico solo un pezzo, il mio pezzo. “Nothing Else Matters” dei Metallica, in questo momento più che in altri, quel testo lì, parola per parola, fino all’ultima nota”.
Ringrazio di cuore Giovanni per la grande disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione della nostra chiacchierata.
Valerio Pieraccini