In assoluta esclusiva per la rubrica “What’s the Story Juventus Glory”, ho avuto in piacere di intervistare il Direttore del quotidiano Tuttosport Guido Vaciago.
Guido, quali sono i tuoi genere ed artista musicale preferito?
“Definire il mio genere musicale preferito è impossibile: forse, tutto ciò che è rock mi piace. Ma i miei gusti seguono un “arco parlamentare” che va da Giorgio Gaber fino ai Cannibal Corpse e tutto quanto c’è in mezzo. Diciamo che il mio genere preferito è il rock ed il sotto-genere favorito è l’hard rock ed il metal, soprattutto quello degli anni ‘80. Anche adesso seguo molto la scena metal, ma in generale tutto il rock. Non è possibile dire quale sia il mio artista preferito, dipende di mese in mese, di giorno in giorno; se proprio ne devo scegliere uno a tutti i costi, direi The Beatles ed ACDC”.
Quando si parla di Juventus, quali emozioni musicali provi?
“Sinceramente, è difficile associare una squadra ad un gruppo, ma potrei dire che se penso alla Juve, mi vengono in mente i Rolling Stones perchè non muoiono mai. Sembra sempre che debbano morire, ma poi sono lì, vecchi come la Juve, riempiono ancora gli stadi e sono ancora pazzeschi”.
Personalmente, sono cresciuto negli anni ‘90 accompagnato dal Britpop e dalle sfide tra la Juventus di Marcello Lippi ed Manchester United di Sir Alex Ferguson.
Se ti chiedo cosa possa rappresentare la Juventus degli anni ‘90 a livello musicale, tu come mi risponderesti?
“La Juve degli anni ‘90 è la potenza del “Black Album” dei Metallica, la qualità di “Achtung Baby” degli U2, di “Ten” dei Pearl Jam, l’adrenalina di “Microchip Emozionale” dei Subsonica, la cattiveria agonistica di “Nevermind” dei Nirvana e l’atletismo di “Blood Sugar Sex Magik” dei Red Hot Chili Peppers”.
Parlando dei giovani della Juventus 2022/23, chi ti viene in mente a livello musicale?
“Se penso ai giovani della Juve, mi viene in mente, ad esempio, Fabio Miretti che è torinese ed agli “Omini”, band torinese che ha esordito ad X Factor 2022. Sono dei ragazzini giovanissimi, che fanno un rock fantastico, grande musicalità, grandi riferimenti agli anni ‘70, un po’ come Fabio Miretti che è un giocatore giovane ma di calcio antico.
Sugli altri giovani, ci sono tanti gruppi nuovi: Niccolò Fagoli potrebbe essere Alice Merton che è da qualche anno in giro e che mi ha stupito per la sua ecletticità : può passare da Lady Gaga a canzoni più rock. Come Fagioli che è abbastanza eclettico.
Personalmente, sono un grande fan di un gruppo già sulla scena da 6-7 anni, ossia gli islandesi dei Kaleo: sono poco famosi in Italia, hanno suonato di recente ai Magazzini Generali a Milano. Sono giovani e potrebbero essere associati ai giovani della Juventus. Loro potrebbero essere come Soulé: gran classe, veramente rock di classe”.
Ringrazio di cuore il Direttore per la disponibilità dimostrata in occasione della nostra chiacchierata. E lo ringrazio anche per la professionalità e la passione che profonde ogni giorno sulle pagine di Tuttosport e nella sua attività giornalistica.
Valerio Pieraccini