In esclusiva per la rubrica “What’s the Story Juventus Glory”, ho avuto in piacere di intervistare il grande amico e tifoso Enzo Busato.
Enzo, qual è il tuo primo ricordo personale della Juventus?
“Il primo ricordo che ho della Juventus – ed è stato quello che me ne ha fatto diventare tifoso sin da bambino – riguarda la vicenda di un calciatore bianconero che era malato. C’erano immagini di questo giocatore che salutava da un sanatorio e si trattava di Roberto Bettega. Da lì, sono rimasto affascinato da questo calciatore ed ho cominciato a tifare Juve, a diffirenza da quelli che dicono che si tifa Juve solo perchè si vince”.
Il ricordo più bello della Juve?
“Il momento più bello da quando tifo Juve è la sera di Roma nel momento in cui abbiamo alzato la Champions League, anche perchè avevo amici che mi “scocciavano” spesso con questa storia della Coppa”.
Il momento più difficile dal quale poi la Juve è tornata al top?
“Il momento più brutto è stato il 2006 per tutto quanto è venuto fuori dopo e che rappresenta un attentato alla società più gloriosa d’Italia e quanto sta accadendo in questi giorni mi sta ricordando quanto successe proprio nel 2006”.
Qual è stato il tuo giocatore che ti ha segnato maggiormente nella passione e nel tifo juventino?
“Uno è stato Roberto Bettega. Ma ce ne sono stati tanti e noi tifosi juventini siamo fortunati in questo senso: sono abbastanza “vecchio” per averne visti parecchi, a partire da Michel Platini che è stato veramente il più emozionante per come giocava e per come rispondeva ai giornalisti, per essere francese ma allo stesso italiano. Era il giocatore che noi amavamo più di tutti.
Poi, sicuramente, Zinedine Zidane, David Trezeguet, Edgar Davids, Moreno Torricelli, Sergio Porrini, Massimo Carrera, Gianluigi Buffon ed il nostro Capitano storico Alessandro Del Piero: le persone della mia e della tua genrazione. Se vai al J|Museum e vedi tutte le maglie esposte, non possono che piacerti tutti coloro che le hanno indossate”.
Quale canzone, gruppo, cantante o genere associ alla Juventus?
“Parlando con Luca Cimini, avevo associato la Juventus alle “4 Stagioni” di Vivaldi per la bellezza della squadra, per le stagioni che rappresentavano i momenti più belli o anche più brutti e la rinascita della Juventus.
Che pezzo assocerei alla Juventus? Direi “Thunderstruck” degli ACDC, brano che sentiamo quando andiamo a vedere la partita nel momento in cui a squadra si riscalda: anche il testo ci riconduce un po’ all’amore che abbiamo per questa squadra, “siamo fulminati di Juventus”.
Per quanto riguarda il genere: per la storia della Juventus, per quanto è lunga, per i periodi che ha attraversato, per i differenti modi di giocare grazie ai vari allenatori, per i giocatori che ha avuto, io penso che un genere come il prog sia quello che più mi identifichi nella Juvntus, dal prog rock al prog metal, dai punti più intermendi a quelli più estremi di questo genere.
Di conseguenza, ti dirò che il gruppo prog che assocerei alla Juventus è la band che io amo particolarmente di più, ossia i Dream Theater, poichè posseggono una storia nel prog metal pochi possono vantare”.
Ringrazio di cuore il mio grande amico Enzo per la disponibilità dimostrata in occasione della nostra chiacchierata.
Valerio Pieraccini