Ventiduesimo appuntamento per l’inedita rubrica a cura di Valerio Pieraccini ; WHAT’S THE STORY JUVENTUS GLORY, un tuffo nel passato in tinte bianconere accompagnato dalla musica di quel periodo.
Le monografie di “What’s The Story Juventus Glory?”
Banco del Mutuo Soccorso
Durante questa pausa dovuta al Campionato Mondiale che si sta disputando in Qatar, sto avendo l’occasione di approfondire i miei ascolti e, oggi, voglio soffermarmi su un gruppo che rappresenta l’ABC della musica italiana: il Banco del Mutuo Soccorso.
Parliamo di una band che ha segnato indelebilmente il rock progessivo italiano, divenendone l’emblema.
Il Banco è stato fondato a Roma nel 1968 e, da quel momento, non ha mai smesso di incantare i propri fans. Uno stile unico e generazionale intriso di pennellate jazz, spunti poetici e virtuosisimi tecnico-filofici “alla Emerson, Lake & Palmer” che non possono che indirizzarsi verso quel meraviglioso mondo che è l’Art Rock.
Nell’appuntamento odierno di What’s The Story Juventus Glory?, volevo soffermarmi sull’album d’esordio del Banco del Mutuo Soccorso, disco omonimo caratterizzato anche dalla copertina del celebre salvadanio, pubblicato nel 1972.
Sono 6 le tracce-capolavoro di questo disco di cui adoro “R.I.P. – Requiescant in Pace”. Il pezzo è introdotto da una traccia strumentale “Il Volo”, per poi esplodere in tutta la sua profonda denucia anti-war: a cosa è servito lottare se poi, alla fine, il soldato resta con gli occhi sbarrati a guardare il cielo ma con un pugnale nel petto? A niente, dato che “di te resterà soltanto / il dolore, il pianto che hai regalato”. È una traccia senza tempo che ripercorre la violenza dell’uomo, in una linea temporale ideale che va dal massacro del lago Turkana in Kenya di 10.000 anni fa fino a quanto sta accadendo oggi nel Mondo.
Cavalli corpi e lance rotte
Si tingono di rosso,
Lamenti di persone che muoiono da sole
Senza un Cristo che sia là.
Pupille enormi volte al sole
La polvere e la sete
L’affanno della morte lo senti sempre addosso
Anche se non saprai perché.
Requiescant in pace.
Requiescant in pace.
Requiescant in pace.
Requiescant in pace.
Su cumuli di carni morte
Hai eretto la tua gloria
Ma il sangue che hai versato su te è ricaduto
La tua guerra è finita
Vecchio soldato.
Ora si è seduto il vento
Il tuo sguardo è rimasto appeso al cielo
Sugli occhi c’è il sole
Nel petto ti resta un pugnale
E tu no, non scaglierai mai più
La tua lancia per ferire l’orizzonte
Per spingerti al di là
Per scoprire ciò che solo Iddio sa
Ma di te resterà soltanto
Il dolore, il pianto che tu hai regalato
Per spingerti al di là
Per scoprire ciò che solo Iddio sa.
Per spingerti al di là,
Per scoprire ciò che solo Iddio sa…
Ho già acquistato il biglietto per il concerto del BMS del 2 febbraio 2023 a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca: non vedo l’ora!